mercoledì 27 maggio 2009

Prossime iniziative dei candidati al Parlamento Europeo nel nostro territorio.




Rosy Bindi e Vittorio Prodisaranno a Bassano venerdì 29 maggio alle ore 20:45 all'Hotel Palladio.
Enrico Letta e Franco Frigo saranno presenti sabato 30 maggio al mercato di Montecchio Maggiore (ore 10:00) e di Valdagno (ore 11:00).

lunedì 18 maggio 2009

Festa Democratica:Vicenza,Campo Marzo.23/5 h.15:candidati europee,musica,cena; 24/5 h. 11:tavola rotonda referendum,pranzo,spettacoli.Prenota al circolo!

giovedì 14 maggio 2009

Non gireremo la testa


dal sito nazionale www.partitodemocratico.it

 "Nella storia italiana c'e' già stato un altro momento in cui si pensò di affidare la sicurezza a persone che giravano per strada con camicie dello stesso colore. E noi li' non vogliamo tornare. In passato altri hanno girato la testa per non vedere. Noi non la gireremo". 
Dario Franceschini - Leggi l'intervento

martedì 12 maggio 2009

venerdì 8 maggio 2009

Roma Ladrona, Lega sprecona



 Nel 2001, non appena insediato al dicastero di Grazia e Giustizia, il ministro Roberto Castelli aveva annunciato la sua opera di riforma del sistema giudiziario nazionale. Con il rigore imposto dalla sua professione. «Sono un ingegnere», disse, «e nel mio Dna c’è un’attenzione particolare all’organizzazione». Per onorare l’impegno, non ritenendo forse all’altezza le professionalità dei funzionari del ministero, preferì che il suo capo di gabinetto Settembrino Nebbioso e il suo vice Alfonso Papa (ora deputato Pdl) stipulassero due contratti di consulenza, uno nel dicembre 2001 e l’altro nel marzo 2003, con la Global Brain Partners di Alberto Uva, società che Castelli aveva scelto in base alle competenze dei suoi componenti. 86 mila euro nel primo caso (liquidati nonostante nessuno abbia mai visto la relazione sul lavoro svolto) e 200 mila nel secondo caso (liquidato il 40 per cento sulla fiducia). Pagamenti che ora la Corte dei Conti chiede indietro dopo aver scoperto che la Global Brain era una scatola vuota creata a novembre del 2001, appena un mese prima dell’incarico, e che il suo fondatore, Uva, è un compagno di partito di Castelli. L’idea di progettare il sistema infatti nacque nel luglio 2001 durante una serata di gala a Missaglia, nella villa Sormani Marzorati di Uva. La stessa che Castelli usava per gli incontri con i suoi fedelissimi. Roma ladrona grazie alla Lega sprecona?     M. Po

giovedì 7 maggio 2009

FESTA DEMOCRATICA "Alto Vicentino" 15-17/05 a Schio, V.le Industria, ore 15-24: politici illustri, dibattiti, gastronomia, spazio bimbi, musica. Ti aspettiamo!

mercoledì 6 maggio 2009

Dario Franceschini, in visita nella nostra provincia


Carissimi democratici

Il segretario nazionale del Partito Democratico, l’on. DARIO FRANCESCHINI, sarà a Vicenza  il prossimo venerdì 8 maggio.
Dario Franceschini ha scelto di venire qui perché considera questa provincia il simbolo di un vivace mondo imprenditoriale che ha bisogno di essere ascoltato e seguito dalla politica, specie in questa difficile congiuntura economica.
Il suo primo appuntamento sarà perciò un incontro con le categorie economiche che si terrà  presso il Centro Ricerche Calearo in Via Bacchiglione n. 49 ad Isola Vicentina il giorno
VENERDI’ 8 MAGGIO 2009, ore 10,30.
Invito tutti coloro che si occupano di Impresa e vogliono dibattere con il nostro segretario nazionale sui temi economici ed in particolare sulla situazione delle PMI a partecipare a questo incontro.

Ma in questo territorio il Partito Democratico si manifesta soprattutto grazie ai suoi amministratori, a chi ha fatto del buon governo del territorio la sua bandiera e la sua missione. Il secondo appuntamento di Dario Franceschini sarà perciò a Schio, a Palazzo Toaldi Capra, il giorno
VENERDI’ 8 MAGGIO 2009, ore 13
per incontrare i candidati, sindaci e consiglieri, e tutti coloro che il 6 e 7 giugno nelle prossime elezioni amministrative rappresenteranno il P.D.  e le sue politiche riformiste, sia pure entro le liste civiche.
Conto sulla vostra presenza.

Un caro saluto a tutti

Rosanna Filippin
Segretario Provinciale di Vicenza 

venerdì 1 maggio 2009

Stampa, Freedom House declassa l'Italia "Non è più un Paese pienamente libero"


L'organizzazione non governativa segnala in generale nel rapporto 2009 un peggioramento delle condizioni di libertà di manifestazione del pensiero e dei media.
Nell'Europa Occidentale il nostro è l'unico Paese 'partly free' seguito solo dalla Turchia. Al primo posto l'Islanda e i Paesi scandinavi. di ROSARIA AMATO da la Repubblica.itROMA - La libertà di stampa si sta riducendo in tutto il mondo, e l'Italia non è esente da questa forma di degrado. Nel rapporto 2009 di Freedom House (organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo), infatti il nostro Paese viene declassato per la prima volta da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free), unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia.  Le ragioni della retrocessione dell'Italia sono molteplici, spiegano gli estensori del Rapporto, che esamina la libertà di stampa in 195 Paesi da quasi 30 anni (dal 1980): "Nonostante l'Europa Occidentale goda a tutt'oggi della più ampia libertà di stampa, l'Italia è stata retrocessa nella categoria dei Paesi parzialmente liberi, dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media".  Più in dettaglio, Freedom House riconosce che, in generale, in Italia "la libertà di parola e di stampa sono costituzionalmente garantite e generalmente rispettate, nonostante la concentrazione della proprietà dei media". Ma è proprio quest'ultimo il punto dolente. Certo, c'è la legge Gasparri, rispetto alla quale l'organizzazione avalla le critiche secondo le quali introduce norme che favoriscono l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ci sono i tanti processi per diffamazione a carico di altrettanti giornalisti, Freedom House ne cita alcuni tra i più eclatanti, tra i quali quelli a carico di Alexander Stille e di Marco Travaglio. 
Ma il punto veramente dolente, a giudizio dell'organizzazione, è costituito "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei". Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset. E la crisi di La7 non ha certo giovato in questo panorama.

(continua)