Carissime, Carissimi
Sono ore e giorni di sentimenti contrastanti, felicità di chi è riuscito a confermare o conquistare il suo comune, delusione per chi nonostante l’immenso lavoro e l’impegno profuso non è riuscito a fare altrettanto.
Credo che la crisi economica sia stata una componente fondamentale nel voto della nostra provincia. La certezza del lavoro è venuta a mancare in questi mesi, sono cresciuti i timori per un futuro incerto e la rabbia verso uno stato che ha ricevuto tanto dalla nostra terra e poco ha ricambiato; i cittadini extracomunitari, componenti fondamentali per l’economia di tante zone del vicentino, sono stati percepiti come possibili concorrenti in una società che si sta facendo sempre più difficile. La Lega ha saputo bene interpretare le paure della gente, lanciando messaggi semplici che, evidentemente, sono arrivati a segno.
Ci faremo certo una profonda autocritica, ma oggi vorrei però ringraziare ed esprimere il mio apprezzamento per sindaci che hanno lavorato bene in questi anni come Stefano Fracasso ad Arzignano, ma che nulla hanno potuto rispetto al forte segnale di protesta che hanno voluto dare tanti cittadini e cittadine.
E voglio ringraziare tutti voi, i candidati, gli iscritti, i democratici per il lavoro, la passione e la fatica di queste settimane di campagna elettorale per il Partito Democratico e le liste nei comuni: ognuno di noi ha dato il massimo, senza risparmiarsi.
Ora si apre una stagione difficile, ma siamo parte di un partito in cui crediamo, che a livello nazionale non ha avuto il tracollo temuto, così come dall’altra parte non c’è stato lo sfondamento annunciato. I grandi partiti scontano oggi la responsabilità di essere leader di maggioranza e di opposizione nel periodo peggiore, per la nostra economia e la società, degli ultimi decenni. C’è chi, in questo periodo, ha potuto invece raccogliere i frutti della rabbia, della paura, ma anche dell’impegno.
Noi dobbiamo analizzare il risultato, cercare di capire i perché, ma soprattutto dobbiamo rimboccarci le maniche e stare il più possibile fra la gente. Dobbiamo cercare di capire perché la nostra terra è sempre più in cerca di qualcuno o qualcosa che la rappresenti, che parli la stessa lingua, che riequilibri i pesi fra le diverse zone del Paese.
La nostra è sempre stata una terra di accoglienza, di grande lavoro, e solidarietà. Non credo siamo cambiati. Penso che i Veneti siano solo stanchi, e cerchino un po’ di riconoscimento per tutto quello che hanno dato dal dopoguerra in poi.
Ma ci sarà tempo per riflettere e preparare anche qui – nella provincia di Vicenza - il rilancio del Partito Democratico : il prossimo congresso farà chiarezza sulla linea politica e consentirà quel rinnovamento della classe dirigente che tutti noi avvertiamo come urgente ed indispensabile.
Nel frattempo dobbiamo pensare a Schio, a Montecchio, a Valdagno ed a Bassano : ci sono 4 importantissimi ballottaggi ai quali dedicare tutto il nostro tempo e le nostre energie.
Altri 10 giorni di campagna elettorale per convincere i nostri concittadini a votare o confermare i nostri sindaci.
Grazie ancora a tutti per queste settimane, per il fatto di esserci e di continuare tutti insieme il cammino.
Con un sorriso
Rosanna Filippin
Segretario Provinciale P.D.