L’On. Daniela Sbrollini, deputata del Partito Democratico ha depositato in data 23 Settembre 2008 una interrogazione urgente a risposta scritta al Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini concernente l’abnorme e fuorviante ricorso all’istituto della reggenza scolastica.
Il mondo della scuola, già oggetto di pesanti tagli al personale su base triennale (130.000 unità, di cui 40.816 soltanto nelle principali tredici provincie italiane, privando di un posto di lavoro soprattutto le donne che nella scuola operano per oltre l’80%), vede impoverire la propria ricerca di qualità attraverso il ricorso alle reggenze per quegli istituti scolastici privi di una dirigenza stabile ed effettiva,perché vacante . Il fenomeno interessa l’intero territorio nazionale e trova la sua fondatezza nel mancato ed ancora tardivo espletamento delle procedure per l’indizione di un nuovo concorso per dirigenti scolastici i cui riferimenti generali sono contenuti nel D.P.R. n. 140 del 10 Luglio 2008, senza che a questo siano seguite istruzioni operative.
Il futuro della nostra scuola si presenta a tinte assolutamente fosche se la politica attuata risponde pressoché esclusivamente alla riduzione delle fonti di spesa; non per nulla migliaia di docenti hanno voluto iniziare l’anno scolastico indossando vestiti e fasce nere in segno di lutto per la morte della scuola pubblica.
Preoccupa la scelta del governo attuale di sottoporre -nei fatti- il Ministero della Pubblica istruzione a libertà vigilata da parte del Ministero dell’Economia. Lo stesso Ministero dell’Istruzione non solo, dunque, accetta di governare il settore in un regime di sovranità limitata ma continua ad astenersi, prima di assumere le decisioni importanti di riforma, dal conoscere il punto di vista degli operatori della scuola, di coloro che conoscono la pedagogia e che nei corridoi degli istituti trascorrono interamente la loro vita professionale.
Il paradosso si raggiunge con l’attribuzione delle reggenze scolastiche. Emblematico il caso dell’Istituto Professionale Alberghiero di Recoaro Terme (Vicenza), realtà di settore positivamente riconosciuta a livello nazionale, dove a fronte di un’utenza scolastica di 850 allievi, la Dirigenza dell’Istituto viene affidata ad una figura reggente che già ricopre l’incarico di conduzione di un polo liceale con quattro indirizzi e circa 840 studenti. Non si comprende quale sia la razionalità di momenti decisionali del tipo considerato ed è evidente che la sola logica del contenimento della spesa cancella, nel caso specifico, ogni indizio di qualità formativa. Pertanto, si chiede un intervento urgente che consenta il superamento di uno stato di cose increscioso.
(nd.r: La riforma Gelmini minerà fortemente il futuro della nostra scuola pubblica).