sabato 30 maggio 2009
mercoledì 27 maggio 2009
Prossime iniziative dei candidati al Parlamento Europeo nel nostro territorio.
sabato 23 maggio 2009
martedì 19 maggio 2009
lunedì 18 maggio 2009
sabato 16 maggio 2009
giovedì 14 maggio 2009
Non gireremo la testa
dal sito nazionale www.partitodemocratico.it
Dario Franceschini - Leggi l'intervento
martedì 12 maggio 2009
Blog da L'Aquila: Miss Kappa
Segnaliamo il seguente post pubblicato sul blog Miss Kappa per conoscere la reale situazione dei terremotati abruzzesi.
domenica 10 maggio 2009
venerdì 8 maggio 2009
Roma Ladrona, Lega sprecona
giovedì 7 maggio 2009
mercoledì 6 maggio 2009
Dario Franceschini, in visita nella nostra provincia
Carissimi democratici
Il segretario nazionale del Partito Democratico, l’on. DARIO FRANCESCHINI, sarà a Vicenza il prossimo venerdì 8 maggio.
Dario Franceschini ha scelto di venire qui perché considera questa provincia il simbolo di un vivace mondo imprenditoriale che ha bisogno di essere ascoltato e seguito dalla politica, specie in questa difficile congiuntura economica.
Il suo primo appuntamento sarà perciò un incontro con le categorie economiche che si terrà presso il Centro Ricerche Calearo in Via Bacchiglione n. 49 ad Isola Vicentina il giorno
VENERDI’ 8 MAGGIO 2009, ore 10,30.
Invito tutti coloro che si occupano di Impresa e vogliono dibattere con il nostro segretario nazionale sui temi economici ed in particolare sulla situazione delle PMI a partecipare a questo incontro.
Ma in questo territorio il Partito Democratico si manifesta soprattutto grazie ai suoi amministratori, a chi ha fatto del buon governo del territorio la sua bandiera e la sua missione. Il secondo appuntamento di Dario Franceschini sarà perciò a Schio, a Palazzo Toaldi Capra, il giorno
VENERDI’ 8 MAGGIO 2009, ore 13
per incontrare i candidati, sindaci e consiglieri, e tutti coloro che il 6 e 7 giugno nelle prossime elezioni amministrative rappresenteranno il P.D. e le sue politiche riformiste, sia pure entro le liste civiche.
Conto sulla vostra presenza.
Un caro saluto a tutti
Rosanna Filippin
Segretario Provinciale di Vicenza
venerdì 1 maggio 2009
Stampa, Freedom House declassa l'Italia "Non è più un Paese pienamente libero"
L'organizzazione non governativa segnala in generale nel rapporto 2009 un peggioramento delle condizioni di libertà di manifestazione del pensiero e dei media.
Nell'Europa Occidentale il nostro è l'unico Paese 'partly free' seguito solo dalla Turchia. Al primo posto l'Islanda e i Paesi scandinavi. di ROSARIA AMATO da la Repubblica.itROMA - La libertà di stampa si sta riducendo in tutto il mondo, e l'Italia non è esente da questa forma di degrado. Nel rapporto 2009 di Freedom House (organizzazione autonoma con sede negli Stati Uniti, che si pone come obiettivo la promozione della libertà nel mondo), infatti il nostro Paese viene declassato per la prima volta da Paese 'libero' (free) a 'parzialmente libero' (partly free), unico caso nell'Europa Occidentale insieme alla Turchia. Le ragioni della retrocessione dell'Italia sono molteplici, spiegano gli estensori del Rapporto, che esamina la libertà di stampa in 195 Paesi da quasi 30 anni (dal 1980): "Nonostante l'Europa Occidentale goda a tutt'oggi della più ampia libertà di stampa, l'Italia è stata retrocessa nella categoria dei Paesi parzialmente liberi, dal momento che la libertà di parola è stata limitata da nuove leggi, dai tribunali, dalle crescenti intimidazioni subite dai giornalisti da parte della criminalità organizzata e dei gruppi di estrema destra, e a causa dell'eccessiva concentrazione della proprietà dei media". Più in dettaglio, Freedom House riconosce che, in generale, in Italia "la libertà di parola e di stampa sono costituzionalmente garantite e generalmente rispettate, nonostante la concentrazione della proprietà dei media". Ma è proprio quest'ultimo il punto dolente. Certo, c'è la legge Gasparri, rispetto alla quale l'organizzazione avalla le critiche secondo le quali introduce norme che favoriscono l'attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ci sono i tanti processi per diffamazione a carico di altrettanti giornalisti, Freedom House ne cita alcuni tra i più eclatanti, tra i quali quelli a carico di Alexander Stille e di Marco Travaglio. Ma il punto veramente dolente, a giudizio dell'organizzazione, è costituito "dalla concentrazione insolitamente alta della proprietà dei media rispetto agli standard europei". Berlusconi, affermano senza reticenze gli autori del rapporto, controlla attraverso il governo la Rai, e possiede Mediaset. E la crisi di La7 non ha certo giovato in questo panorama.
(continua)
(continua)
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