
Il blog PDSarego si fa portavoce di questa lodevole iniziativa organizzata da Antonella Zarantonello per il GAS di Lonigo.
15 luglio 2009
Il Partito Democratico che serve all'Italia; con questo spirito e con questo obiettivo molti democratico vicentini stanno avviando un percorso congressuale che si concluderà ad ottobre con l'individuazione del Segretario Nazionale.
Occasione utile per parlare con i cittadini che giorno dopo giorno vedono nella politica del Governo e del centrodestra l'incapacità di assicurare al Paese un futuro di crescita e di sicurezze.
Su questi temi e sulla via che il PD deve intraprendere per tornare a vincere, trova l'avvio il dibattito congressuale che vede da subito a Vicenza, per una prima iniziativa Veneta, uno degli esponenti più autorevoli.
Sarà infatti a Vicenza:
Sabato 18 luglio alle ore 10:30
presso l'Alfa Hotel in via dell'Oreficeria (Zona Fiera)
L'on PIERO FASSINO, coordinatore nazionale della Mozione Franceschini.
I lavori saranno aperti dall'on. Daniela Sbrollini per poi affrontare i temi della mozione e le proposte in essa contenute nell'intervento dell'on. Fassino.
L'iniziativa proposta, a detta dell'on. Sbrollini, vuol essere un'occasione per chiarire le nostre posizioni in vista del Congresso, un momento utile per poter effettuare una scelta consapevole nel momento in cui gli iscritti saranno chiamati ad esprimersi nei singoli Circoli.
L'iniziativa non è riservata agli iscritti, ma aperta al contributo e alla presenza di tutti i simpatizzanti.
Al termine un momento conviviale (verso le 13:00) presso la:
“Trattoria da Berno” via Monte Grappa, 40
ad Altavilla Vicentina (zona sant'Agostino).
Chi fosse interessato al Pranzo in compagnia dell'on. Fassino e dei nostri Deputati locali è pregato di rispondere alla presente mail (entro domani pomeriggio) inviando il nome e cognome per l'adesione al Pranzo.
Costo previsto 25 €.
14 luglio, la blogosfera dice no al decreto Alfano che vorrebbe limitare la libertà di informazione.
Con un emendamento del ddl intercettazioni, il governo vorrebbe mettere il bavaglio alla Rete, obbligando tutti i "gestori di siti informatici" (senza alcuna distinzione tra blog, Twitter, Facebook o testate registrate) alla rettifica di post, commenti e altre informazioni a 48 ore dalla richiesta pena una sanzione dai 15 ai 25 milioni di vecchie lire.
Un altro tentativo di imbavagliare la Rete dopo gli emendamenti e i disegni di legge che già sottolineavano la volontà della classe politica di arginare la Rete, peraltro senza conoscere la materia su cui vorrebbero imporre limiti e condizioni.