sabato 1 agosto 2009

Acqua! Incontro con Rizzoli


Resoconto di Valentino sull'incontro del 29 luglio.

Ciao,
mercoledì sono andato all'incontro sull'acqua. Senza farvi un riassunto, vi riporto semplicemente la conclusione a cui comunque ero già arrivato: l'acqua è gestita da SPA e come ra prevedibile la trasparenza sui dati dell'acqua lascia a desiderare.Rizzoli ha chiesto i dati a vari comuni delle analisi delle varie sorgenti ma senza risposte. Alla TV continuano a dire che l'acqua degli acquedotti sono supercontrollate e sono buone. Questa sorta di pubblicità mi va anche bene anche perchè c'è effettivamente un abuso di consumo delle acque minerali n bottiglia che comportano produzione di plastica e trasporti.
Detto questo però dico due cose:
1. anche se i dati delle analisi dell'acqua di rubinetto rientra nei limiti di legge, noi cittadini dobbiamo comunque esigere di vedere questi dati come quando vai a farti le analisi del sangue. Non ci basta che il dottore ci dica, tutto bene non si preoccupi.Anzi settimanalmente i dati di ogni sorgente dovrebbero essere riportati sui siti comunali:
se vi troviamo indicazioni su ogni festicciola della salsiccia perchè non dovrebbero essere dati così imporanti? Ci stanno mentendo? Perchè sono così restii a publicizzarli?Almeno se ce li dicono poi possiamo pure verificare se sono fasli con delle controanalisi.
2. se ci dicono che reintrano nei limiti di legge, ricordiamoci che i limiti di legge sono stati spesso ritoccati per cui da un giorno all'altro un'acqua diventa buona solo per una modifica dei valori ritenuti accettabili per legge. Se conosco questi dati almeno potrei pure decidere io se non considerarli buoni e comperarmi l'acqua di bottiglia. D'altronde questi limiti hanno a che fare con la probabilità per cui
si sa che non c'è un valore preciso di concentrazione di un inquinante che mi dice se questo mi farà male o no.
Aumenta la concentrazione?Aumenta il rischio che mi faccia male.Poi, come dicono vari oncologi, i limiti vengono studiati con la statistica solo sostanza per sostanza e non considerando il loro insieme: se un inquinante che ha una presenza trascurabile (nel senso che ha solo il 5% di probabilità che mi faccia male) nell'acqua,
combinato un altro agente (anch'esso poco presente) può produrre un cocktail molto più dannoso.
Insomma diamo la possibilità ai cittadini di sapere e di decidere se bere o no l'acqua di rubinetto!
Nel 1994 nel raccogliere informazioni per una tesina universitaria, sono andato nell'ufficio ambiente delle provincia e avevo trovato un interessante libro degli ingegneri della provincia. IN questo, relativamente alle acque sotterranee, veniva riporta tra l'altro la presenza di inquinanti in due pozzi di Meledo e Monticello:
Meledo: nitrati nel 1975: 5 mg/l, nel 1988: 10 mg/l
cloruri: nel 1975 6,5 microg/l, nel 1988 10 microg/l
Monticello: nitrati nel 1975: 10 mg/l, nel 1988: 17 mg/l
cloruri: nel 1975 20 microg/l, nel 1988 36 microg/l
Ad Almisano nel 1988 c'era una concentrazione in un pozzo di 10-15 microg/l di solventi clorurati(che vengono usati nelle concerie). La tabella delle classi di qualità dello stesso rapporto diceva che da 9-30 microg/l di solventi è la classe di pericolo! A quel tempo qualcuno si ricorda di aver sentito che l'acqua non era potabile?
Rizzoli, come confermano i dati sopra, dice che le falde sulla sinistra-Guà sono più sane (Meledo).
Dall'88 sono passati un po' di anni ma le nostre falde che in passato sono state superinquinate dalla Val Chiampo non credo siano migliorate di molto.
Non vorrei che, come in passato, si sorvoli sui dati dell'acqua che beviamo, credo che dobbiamo esigere trasparenza.Non basta le tabellina di valori generici riportati sulla bolletta annuale di una sorgente che manco sappiamo dove sia, dobbiamo sapere cosa esce dal rubinetto di casa nostra.
ciao, alla prossima.

Nessun commento: