domenica 29 novembre 2009

Da che parte sta il crocifisso?


Questa mattina ho partecipato alla S.Messa con la mia famiglia a Monticello di Fara.
Quando mi sono seduto sul banco della nostra chiesa ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato.
In un primo momento non riuscivo a comprendere cosa fosse quel qualcosa che turbava la mia serenità mentre ero nel mio paese tra le mie tradizioni domenicali... poi ho alzato gli occhi verso l'altare e il crocifisso... e ho capito.
Ho ripensato al tragitto fatto per arrivare in chiesa e a quel gazebo della Lega Nord che raccoglieva le firme "pro-crofisso". E lì ho capito che qualcosa strideva.
Devo riconoscere che in un primo momento ho ammirato quei ragazzi sotto il gazebo, al freddo, che invece di preferire il caldo delle coperte o la compagnia degli amici al bar, erano lì a rappresentare le loro legittime idee anche se diverse dalle mie.
Poi però ho pensato alla loro parte politica che li potrebbe anche inviare a fare campagne più consone a loro e a tutti noi. Insomma era tutto stridente.

Le due situazioni erano veramente stridenti se messe a confronto. Facciamolo allora questo confronto.

Da una parte io, che stavo andando a messa ad ascoltare il Vangelo di Gesù. Io non penso che sia importante che il crocifisso stia appeso nelle aule. Io penso che sia più importante che siano i valori che il crocifisso rappresenta a restare nella testa della gente. E, dico per esperienza, non è sicuramente questo simbolo che ci aiuta a farlo. E' l'esempio ai nostri figli, esempio che trova la sua più estrema sintesi nella carità.

Dall'altra una parte politica che difende la presenza del crocifisso appeso nei luoghi pubblici. Una parte politica che però non accetta il diverso; gioisce per aver rimandato indietro i barconi dei disperati (magari a morire nelle carceri di Gheddafi); propone di dimezzare la cassa integrazione ai lavoratori extra-comunitari; si fregia di far parte di un governo presieduto da un personaggio con una discutibile moralità. Sta qui il crocifisso della carità?

E purtroppo devo anche dire che oggi vedevo questa parte politica rappresentata da ragazzi che sono sicuramente dei giovani volenterosi, onesti lavoratori, spinti dalla causa di voler un mondo migliore (a modo loro), ma che con il crocifisso non hanno grande confidenza da molto molto tempo. Questo lo dico un po' amaramente e spero che tali ragazzi del nostro comune possano leggere questo post per poter giustificare la loro presenza e le loro intenzioni.

Se quello che si vuole difendere è un pezzo di legno incrociato e appeso al muro e basta, allora preferisco invece difendere i valori che questo pezzo di legno si porta dietro. Per farlo non ho bisogno di simboli, ma di esempi e comportamenti giusti da seguire. Non ho bisogno di una legge che mi impone la presenza del crocifisso nelle sale pubbliche per ricordare i valori che esso rappresenta. E sufficente andare a messa qualche volta, oppure fare del volontariato in parrocchia, insomma un minimo di coinvolgimento nell'applicare quel che il crocifisso vuol dire.

Oggi quando ho visto quel gazebo ho capito cosa vuol fare la Lega Nord. Semplice cameratismo su argomenti che tra l'altro questi stessi ragazzi faticano a sostenere. Loro erano là a difendere la tradizione del crocifisso. Io ero in chiesa e il crocifisso lo stavo ascoltando.

2 commenti:

Arianna ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te!

francesco ha detto...

Hai proprio ragione, ( purtroppo ) per certe persone la coerenza non esiste, ora sono i baluardi del crocefisso, raccolgono firme per salvarlo dagli attacchi della laicità, lo espongono nelle sale consigliari ( e fanno a gara per chì lo espone più grande e più bello )nei comuni presieduti da sindaci leghisti, ma, sbaglio, o era proprio la lega che qualche anno fà voleva cacciare il Papa dall' Italia?