domenica 22 giugno 2008

Nucleare: fra 40 sarà finito?

In mancanza di maggiori informazioni fornite dal nostro governo e dal nostro Ministero dello Sviluppo Economico vediamo di capirne un po' di più.
Ho raccolto dieci domande e dieci risposte per capire se le centrali di nuova generazione potranno veramente risolvere il problema energetico. E senza pericoli.

<<Entro il 2013 partirà la costruzione di centrali nucleari di nuova generazione e quindi sicure>>, aveva detto il ministro Claudio Scajola.
Mario Tozzi, geologo e ricercatore del CNR risponde a queste 10 domande chiave sull'energia atomica e su i suoi potenziali effetti collaterali.
  1. Il nucleare di nuova generazione è davvero sicuro? NO. Il nucleare disponibile oggi non è affatto sicuro. Usa reattori molto simili a quello creato da Fermi nel 1942. Per la IV generazione di reattori bisognerà attendere ancora una ventina d'anni
  2. E' vero che il nucleare non inquina? SI'. Un reattore non produce ossidi di azoto, zolfo o anidride carbonica. In questo senso non incrementa il surriscaldamento terrestre.
  3. Il nucleare può risolvere l'emergenza energetica? NO. Per costruire una centrale nucleare occorrono dagli 8 ai 10 anni: in un momento in cui l'emergenza energetica ha ritmi semestrali, questo contributo arriva in ritardo.
  4. Il nucleare costa meno delle altre fonti energetiche? SI'. Attualmente il KWh nucleare costa leggermente meno degli altri: fra i 3 e i 4 eurocents, contro i 5 del carbone e i 6.5 del gas. Il problema però sono i costi sociali e ambientali, che non sono a tutt'oggi noti perchè la verifica del costo effettivo avverrà solo quando le scorie e le strutture della prima centrale saranno ormai inoffensive, cioè fra qualche decina di migliaia di anni.
  5. E' molto complicato costruire una centrale nucleare? SI'. Linstallazione di una centrale è operazione industriale costosa: circa 3 miliardi di euro. Infatti il nucleare esiste dove le economie potevano permettersi l'investimento (USA e Giappone) o dove era forte la mano statale (Francia ed ex URSS).
  6. Il nucleare è molto diffuso nel mondo? NO. Attualmente copre solo il 6,5 % dell'intero fabbisogno dell'energia primaria.
  7. L'uranio e inesauribile? NO. L'uranio non è affatto inesauribile. Al mondo rimangono circa 5 miliardi di tonnellate di Uranio che a questo ritmo si esauriranno nel giro di 30/40 anni (Classico esempio di fonte non rinnovabile).
  8. Il problema delle scorie radioattive è risolto? NO. Il problema delle scorie radioattive è tuttaltro che risolto. Le scorie non sono moltissime ma restano attive per decine di migliaia di anni. Attraverso costosissimi trattamenti se ne può abbassare la pericolosità ma rimangono comunque attive.
  9. Esiste un sito per lo stoccaggio definitivo delle scorie radioattive? NO. Non esiste un sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive. Al mondo non esiste nemmeno un sito geologico atto ad ospitare le scorie. Quelli di Yucca ( U.S.A ) e Olkiluoto ( Finlandia ) non sono ancora considerati definitivi.
  10. Ci sono siti italiani adatti a ospitare centrali nucleari e scorie? NO. Non ci sono siti ITALIANI adatti a ospitare centrali nucleari e scorie. Di sicuro nessuno ne è ancora a conoscenza e sarebbe opportuno sapere il "dove" per poter far studi di fattibilità ed avvertire amministrazioni e cittadini in modo che possano esprimere la loro opinione in merito.

A proposito, ci sono notizie sull'incidente alla centrale di KrsKo in Slovenia? Mi sembra che l'informazione ne parli poco.

I dati di cui tener conto sono molti per poter decidere a favore o contro l'impiego dell'energia atomica. Sicuramente il nostro governo non si è prodigato per fornire informazioni oggettive alla popolazione. Mi sembra che la cosa sia stata trattata più come l'ennesiamo spot post-elettorale e che manchi di un effettivo piano energetico per il futuro dell'Italia.

Un Ministro per lo sviluppo economico che parla del nucleare come unica soluzione per far fronte alla crisi energetica, senza nemmeno citare e prevedere un impegno per lo sviluppo dello sfruttamento delle fonti rinnovabili, mi dà l'impressione di una persona poco informata dei fatti e dei risultati ottenuti invece dai nostri vicini europei.

Evidentemente il KWh prodotto da una centrale nucleare è più controllabile, tassabile, lottizzabile, di un KWh prodotto da un pannello solare posto sul tetto della mia casa che mi rende indipendente da qualsiasi fluttuazione dell'economia.

Lettura sull'argomento: Il fantasma del petrolio

giovedì 19 giugno 2008

Assemblea del comitato di Meledo sul cromo


Da Il Giornale di Vicenza del 13 giugno 2008:


«Tratteremo molteplici argomenti; il filo conduttore, però, sarà uno solo: il cromo». Il comitato di MELEDO annuncia la convocazione di un'assemblea pubblica, considerata necessaria dopo la fuga del gas nocivo dalla ditta Dal Grande di via Monte Grappa, lo scorso fine aprile. L'appuntamento è fissato per lunedì 23 giugno, alle 20.30, nella sala delle Opere parrocchiali della frazione. In questi giorni si sta svolgendo un'intensa attività di propaganda e volantinaggio. «Vogliamo sensibilizzare su quanto accaduto e sui rischi legati al cromo - spiega Giovanni Battista Preatto del comitato - riteniamo perciò sia importante che, all'incontro, non partecipino solo le famiglie che abitano a pochi passi dalla cromatura, ma anche i cittadini delle altre frazioni e del capoluogo». L'invito è stato esteso all'amministrazione comunale e all'assessore provinciale all'ambiente Antonio Mondardo. Non solo: anche il sindaco di Campiglia Luigi Boaretti è chiamato ad intervenire: proprio nel suo comune, infatti, la ditta Dal Grande potrebbe trasferirsi in futuro. «Stiamo vigilando attentamente che in azienda non venga svolta alcuna attività, come prescrive l'ordinanza - continua il gruppo - Non siamo contro la ditta, ma non possiamo tollerare che, senza le misure di sicurezza necessarie, le sia concesso di operare. Inoltre stiamo mettendo a punto, con la consulenza di un perito, una stima dei danni subiti per avere il giusto risarcimento dopo il grave episodio della notte del 20 aprile scorso». C.M.

sabato 14 giugno 2008

"Emergenza" intercettazioni

Sulle intercettazioni, da La Repubblica:
"E' un disegno di legge" dice Silvio Berlusconi, "atteso da quasi tutti i cittadini in cui verrà prevista la possibilità di effettuare le intercettazioni soltanto per le indagini che riguardino reati con pene dai 10 anni in su".

Ci terrei a far sapere al Presidente che le persone che conosco io non hanno minimamente questo problema delle intercettazioni. E al Ministro della Giustizia Alfano raccomanderei, su future iniziative governative, di raccontare le cose come veramente stanno e non, come in questo caso, impostando la campagna sulla opportunità del risparmio sulle "spese della giustizia" - creando equivoco sul termine "spese della giustizia" che per tutti è la Giustizia nel suo insieme, ma che per i soli pochi addetti, è uno, e piccolo, capitolo del bilancio, delle quali un terzo se ne va per intercettazioni: non miliardi, come hanno subito pensato tutti all'annuncio, genericamente formulato come da prassi, ma solo un paio di centinaia di milioni, come poi si è chiarito, con un possibile risparmio, immagino, di qualche decina di milioni annui. Tutto il Governo, Capo per primo, impegnato per difendere un provvedimento che farà risparmiare si e no 50 milioni di euro? Mi sembra ridicolo, o meglio, tragico, dato che ci viene detto da chi ha responsabilità di governo.

Pietro Rossi

giovedì 5 giugno 2008

PDL: Programma o slogan elettorali?

Vorrei aprire un dibattito tra i lettori del blog per commentare quanto sta succedendo al programma elettorale del PDL-Lega.
Lo slogan Clandestino=Criminale sta, di fronte all'evidenza, facendo acqua da tutte le parti. Berlusconi, che sicuramente sa far di conto, ha individuato finalmente quanto gli verrebbe a costare se una tale proposta diventasse legge. Gli viene a costare molto non solo in termini economici, ma anche per il fatto che è una legge inapplicabile e quindi destinata al fallimento. Non parliamo in termini umani e del fatto che è contro i diritti dell'uomo.
Berlusconi fa così qualche passo indietro, dichiara che dovrà essere il Parlamento a decidere (rivelando che non è detto che la legge non venga corretta) e subito Roberto Calderoli, neo ministro della Semplificazione legislativa, e tutti i leghisti in blocco lo richiamano all'ordine. Così ancora una volta i leader del Carroccio tengono banco all’interno della maggioranza e tengono soprattutto incredibilmente sotto scacco il premier Silvio Berlusconi.
Secondo me, sta salendo a galla l'effettivo problema di governare con una bagaglio di promesse e slogan elettorali da mantenere, creati ad arte per far colpo sulla gente e per distogliere l'attenzione dai veri problemi. Il sistema di dichiarare di essere stati fraintesi e di avere tutta la stampa del modo contro è un sistema stra-collaudato e credo che Berlusconi ne farà largo uso anche durante questo governo. Se il governo Prodi era diviso al suo interno, cosa dobbiamo dire di questo governo?

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