Ho raccolto dieci domande e dieci risposte per capire se le centrali di nuova generazione potranno veramente risolvere il problema energetico. E senza pericoli.
<<Entro il 2013 partirà la costruzione di centrali nucleari di nuova generazione e quindi sicure>>, aveva detto il ministro Claudio Scajola.
Mario Tozzi, geologo e ricercatore del CNR risponde a queste 10 domande chiave sull'energia atomica e su i suoi potenziali effetti collaterali.
- Il nucleare di nuova generazione è davvero sicuro? NO. Il nucleare disponibile oggi non è affatto sicuro. Usa reattori molto simili a quello creato da Fermi nel 1942. Per la IV generazione di reattori bisognerà attendere ancora una ventina d'anni
- E' vero che il nucleare non inquina? SI'. Un reattore non produce ossidi di azoto, zolfo o anidride carbonica. In questo senso non incrementa il surriscaldamento terrestre.
- Il nucleare può risolvere l'emergenza energetica? NO. Per costruire una centrale nucleare occorrono dagli 8 ai 10 anni: in un momento in cui l'emergenza energetica ha ritmi semestrali, questo contributo arriva in ritardo.
- Il nucleare costa meno delle altre fonti energetiche? SI'. Attualmente il KWh nucleare costa leggermente meno degli altri: fra i 3 e i 4 eurocents, contro i 5 del carbone e i 6.5 del gas. Il problema però sono i costi sociali e ambientali, che non sono a tutt'oggi noti perchè la verifica del costo effettivo avverrà solo quando le scorie e le strutture della prima centrale saranno ormai inoffensive, cioè fra qualche decina di migliaia di anni.
- E' molto complicato costruire una centrale nucleare? SI'. Linstallazione di una centrale è operazione industriale costosa: circa 3 miliardi di euro. Infatti il nucleare esiste dove le economie potevano permettersi l'investimento (USA e Giappone) o dove era forte la mano statale (Francia ed ex URSS).
- Il nucleare è molto diffuso nel mondo? NO. Attualmente copre solo il 6,5 % dell'intero fabbisogno dell'energia primaria.
- L'uranio e inesauribile? NO. L'uranio non è affatto inesauribile. Al mondo rimangono circa 5 miliardi di tonnellate di Uranio che a questo ritmo si esauriranno nel giro di 30/40 anni (Classico esempio di fonte non rinnovabile).
- Il problema delle scorie radioattive è risolto? NO. Il problema delle scorie radioattive è tuttaltro che risolto. Le scorie non sono moltissime ma restano attive per decine di migliaia di anni. Attraverso costosissimi trattamenti se ne può abbassare la pericolosità ma rimangono comunque attive.
- Esiste un sito per lo stoccaggio definitivo delle scorie radioattive? NO. Non esiste un sito per lo stoccaggio delle scorie radioattive. Al mondo non esiste nemmeno un sito geologico atto ad ospitare le scorie. Quelli di Yucca ( U.S.A ) e Olkiluoto ( Finlandia ) non sono ancora considerati definitivi.
- Ci sono siti italiani adatti a ospitare centrali nucleari e scorie? NO. Non ci sono siti ITALIANI adatti a ospitare centrali nucleari e scorie. Di sicuro nessuno ne è ancora a conoscenza e sarebbe opportuno sapere il "dove" per poter far studi di fattibilità ed avvertire amministrazioni e cittadini in modo che possano esprimere la loro opinione in merito.
A proposito, ci sono notizie sull'incidente alla centrale di KrsKo in Slovenia? Mi sembra che l'informazione ne parli poco.
I dati di cui tener conto sono molti per poter decidere a favore o contro l'impiego dell'energia atomica. Sicuramente il nostro governo non si è prodigato per fornire informazioni oggettive alla popolazione. Mi sembra che la cosa sia stata trattata più come l'ennesiamo spot post-elettorale e che manchi di un effettivo piano energetico per il futuro dell'Italia.
Un Ministro per lo sviluppo economico che parla del nucleare come unica soluzione per far fronte alla crisi energetica, senza nemmeno citare e prevedere un impegno per lo sviluppo dello sfruttamento delle fonti rinnovabili, mi dà l'impressione di una persona poco informata dei fatti e dei risultati ottenuti invece dai nostri vicini europei.
Evidentemente il KWh prodotto da una centrale nucleare è più controllabile, tassabile, lottizzabile, di un KWh prodotto da un pannello solare posto sul tetto della mia casa che mi rende indipendente da qualsiasi fluttuazione dell'economia.
Lettura sull'argomento: Il fantasma del petrolio