martedì 22 febbraio 2011

Relazioni pericolose


Giusto qualche mese fa, commentando l’incontro di Berlusconi e Gheddafi col seguito di vari imprenditori italiani, dicevo a qualche amico: “Ma come si può pensare di investire in Libia? Come si può andare a braccetto con un dittatore, pure vecchio, con la scusa di voler aiutare l’economia italiana?” Solo una classe dirigente vecchia e per nulla lungimirante poteva fallire una simile valutazione. Una persona qualsiasi che si informa anche attraverso la stampa estera poteva facilmente prevedere che con l’inizio della ripresa globale dell’economia e con la scarsità del grano dovuta ai disastri ambientali del 2010 (incendi in Russia, inondazioni varie,…) sarebbe ricominciato a crescere il prezzo del petrolio e quindi dei generi alimentari di base. Così era prevedibile che in moltissimi paesi dove la maggior parte della gente vive con pochi euro al giorno non avrebbe sopportato di acquistare il pane a qualche euro in più e si sarebbe scagliata prima di tutto verso i propri governi, specialmente se dittature decennali. L’Italia nel 2010 si è invischiata in una relazione pericolosa e ora ne paghiamo le conseguenze e il disagio a livello internazionale.
Ammettiamo che in tutti questi paesi, nel miglior dei casi, si instaurino delle democrazie, pensate che questo riporterà i rapporti economica a quelli di prima? Quelle nazioni si accontenteranno delle libere elezioni? Certo che no perché le popolazioni dei paesi arabi esigeranno di partecipare, giustamente, ai benefici del petrolio e del gas estratti nei loro paesi e questo terrà alto i loro prezzi. Da noi le masse non vanno in piazza se il pane costa qualche euro in più, ci vanno quando il prezzo del petrolio ci costringe a una sobrietà a cui non siamo abituati. Sarà sempre più evidente che una classe dirigente, ferma al secolo scorso, non è stata capace di pensare al futuro, alle alternative di un’economia basata essenzialmente sul petrolio, a nuovi rapporti economico-politici (attenti al rispetto dei diritti delle popolazioni locali) con i paesi non occidentali.

Valentino DV

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