Da Il Giornale di Vicenza del 25 gennaio 2012.
È più vicina l´apertura di una farmacia, o meglio di un presidio farmaceutico, a Monticello di Fara. Il Comune di Sarego sta infatti cercando di anticipare gli effetti del pacchetto liberalizzazioni del governo Monti, che fissa a 3 mila il limite minimo di popolazione di un paese per poter aprire una nuova farmacia.
In Regione è pendente la richiesta dell´Amministrazione comunale di Sarego per l´apertura di un secondo dispensario farmaceutico come quello di Meledo, nella frazione di Monticello di Fara. Per l´apertura di un dispensario la soglia è di 1.500 abitanti.
«La domanda del Comune - spiega l´assessore ai servizi sociali e alla sanità Fabiola Ceretta - si basa sul fatto che Monticello ha molti anziani, è poco servita dai mezzi pubblici ed è prossima a raggiungere la soglia di abitanti prevista per legge. Il nostro impegno, visto che ora ci sono nuove norme per l´apertura delle farmacie, si dirigerà a sollecitare gli uffici regionali per ottenere l´autorizzazione al presidio che avevamo richiesto o, se del caso, per avvalerci delle possibilità offerte dalla nuova legge».
A volere una nuova farmacia, o un dispensario simile a quello di Meledo (che dipende dalla farmacia del capoluogo), ma eventualmente anche una parafarmacia, erano stati gli stessi cittadini di Monticello portando in municipio un anno fa una raccolta di 150 firme promossa dal gruppo consiliare di minoranza Riformisti per Sarego. Il capogruppo Pietro Rossi, nella seduta consiliare di fine estate, in un´interrogazione aveva esortato l´Amministrazione ad integrare la domanda originaria, evidenziando le particolari necessità del territorio.
L´autorizzazione all´apertura di un presidio farmaceutico darebbe maggiori garanzie di vederlo collocato proprio a Monticello, dove ne è stata manifestata l´esigenza. L´insediamento di una nuova farmacia indipendente, possibile secondo il decreto Monti, potrebbe avvenire anche in una qualsiasi altra parte del territorio non essendoci il vincolo a farlo per forza nella frazione, dove invece i cittadini hanno richiesto l´estensione del servizio.
PUNTO PRELIEVI. La farmacia non è però la sola risposta che il Comune aspetta dalla Regione. Un´altra riguarda l´attivazione di un diverso servizio, il punto prelievi alla Casa di riposo “Bisognin”. «Uno dei parametri per i nuovi punti prelievo è che non devono essere a meno di 10 chilometri dagli altri. Anche qui bisognerebbe che si tenesse conto della situazione del territorio», lamenta l´assessore.
(articolo di Matteo Guarda)
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