lunedì 9 marzo 2009

SAREGO Costa Benedetta La miniera verso il ricorso al Tar

da Il Giornale di Vicenza del 6 marzo 2009. 
Articolo di Maurizio Guarda.
SAREGO. La richiesta entro il 26 marzo
Costa Benedetta La miniera verso il ricorso al Tar
Italia Nostra e minoranze «I tir invaderanno il centro»

Il Comune verso il ricorso al Tar dopo l’ok della Regione alla minieraRicorso al Tar. È questa la via che il Comune di Sarego potrebbe percorrere per contrastare il rinnovo della concessione mineraria Costa Benedetta e la ripresa degli scavi al cantiere di Monte del Prete a Meledo Alto, approvata dalla giunta regionale un mese fa. 
I prossimi giorni saranno quindi decisivi dato che il termine massimo per informare il tribunale amministrativo scade il 26 di marzo. 
Al via libera alla miniera sono seguite una serie di prese di posizione. «Il ricorso s'impone – afferma in una nota il Cittab, Comitato intercomunale di tutela del territorio dell'Area berica -. Mai fu più impellente e necessario e dovuto, proprio per i numerosi difetti, carenze, imperfezioni procedurali e forzature di quella valutazione: rilevanti vizi di forma e inquietanti leggerezze che fanno pensare che l'approvazione sia più figlia di una scommessa e promessa politica che una vera e propria valutazione tecnica». «Il nuovo cantiere – precisa Michele Storti, presidente della sezione Medio e Basso vicentino di Italia Nostra - sommerà altri sconvolgimenti del territorio. In pratica il Monte del Prete sta diventando un unico, immenso cantiere». 
Su analoga lunghezza d'onda le opposizioni consiliari, Enzo Bertozzi della Lega: «Siamo per il contrasto massimo alla miniera in quanto il traffico di camion si riverserà per forza di cose in centro a Meledo»; e Giovanni Benedetti dei Riformisti: «È un errore continuare a far scavare i Berici perché sono una risorsa da valorizzare e preservare per la loro vocazione turistica e non da sfruttare e ferire». 
Sconcerto esprime il consigliere regionale Claudio Rizzato, Pd, che aveva presentato un'interrogazione ancora senza risposta: «La giunta regionale non ha tenuto conto degli orientamenti della terza commissione consiliare».

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