I favori di Zanonato al candidato del PD, 60.000 euro per Bortolussi!
“Mi chiedo, ed a tal proposito in settimana presenterò un’apposita interrogazione parlamentare, come è possibile che l’Amministrazione comunale di Padova spenda denaro pubblico per stoccare in un magazzino la collezione privata di “pezzi di design”, di proprietà del candidato a Presidente della Regione Giuseppe Bortolussi. Mi auguro che gli organi preposti al controllo della spesa pubblica, la Corte dei Conti e la Magistratura operino al meglio per chiarire questa assurda faccenda”. Il Deputato leghista Massimo Bitonci intende fare piena luce intorno ad una vicenda che, documenti alla mano, ha dell’incredibile: “Bortolussi – spiega Bitonci – come si legge nella delibera di Giunta del Comune di Padova n. 887 del 16.12.2008, possiede una collezione di circa 2000 pezzi di vari autori, italiani e stranieri, che costituiscono firme rappresentative del Design nazionale ed internazionale ed è valutata intorno al milione di euro; circa 700 di questi pezzi come letti, tavoli, poltrone, sedie, veicoli, ecc. sono di grandi dimensioni ed hanno pertanto un notevole ingombro. Dopo aver tentato, vanamente, di vendere la collezione al sindaco di Venezia Cacciari, Bortolussi ha presto trovato conforto nel compagno Zanonato, che si è letteralmente fatto in quattro per trovare una soluzione al problema che tanto angustiava l’amico. Detto, e fatto. Accampando la non meglio specificata intenzione di “mettere a disposizione del Comune di Padova la sua collezione per l’organizzazione futura di mostre sul Design” - come si legge nella già citata delibera - Bortolussi ha ottenuto di poter stoccare la propria mercanzia all’interno di un magazzino di 1300 mq, ubicato in via della Ricerca Scientifica 9 nella zona industriale della città, per il quale il Comune di Padova paga ogni mese la modica somma di 5 euro/mq mensile + IVA. Tenendo conto che i pezzi “ingombranti” occupano “solamente” il 60% della superficie del magazzino, il conto è presto fatto: dal dicembre 2008 (mese in cui la giunta deliberato tale spesa) ad oggi, i padovani hanno tirato sborsato oltre 60.000 euro (IVA esclusa). Mi pare che in tempi di “vacche magre” per tutte le amministrazioni pubbliche, non vi sia nulla di più superfluo ed ingiustificabile di tale spesa. Con la stessa somma, quante famiglie di padovani in difficoltà si sarebbero potute aiutare mediante l’erogazione, ad esempio, di un bonus di 500 euro? Non credo che i cittadini di Padova siano più disposti a sopportare tali assurdità ed a farsi prendere in giro”.
Caro Anonimo (che strano rivolgersi a chi non si firma), probabilmente simpatizzi per la Lega che è nata sotto il motto di "Roma ladrona" e "Paroni a casa nostra". Sentirlo dire da un abitante del Veneto, in cui ci sono numerose installazioni militari americane, fa un po' sorridere. Diciamo che anche Zaia si è subito adeguato agli usi romani come si legge oggi su Il Giornale di Vicenza:
PADOVA «Luca Zaia usa il canale youtube del Ministero delle risorse agricole per farsi pubblicità elettorale». L’accusa, rivolta allo sfidante del centrodestra alla successione di Giancarlo Galan, è di Piero Ruzzante, candidato Pd del in Consiglio regionale. «All’inizio della campagna elettorale avevo chiesto pubblicamente a Luca Zaia di dimettersi, o almeno sospendersi, dalla carica di ministro durante il periodo della campagna elettorale, per una questione di trasparenza e rispetto delle istituzioni - sostiene Ruzzante - Non ho ricevuto risposte». Successivamente l’esponente democratico afferma di aver denunciato «l’uso di fondi pubblici appartenenti al Ministero delle risorse agricole per il finanziamento di una rivista (“Il Welfare italiano”) pubblicata da «Buonitalia SpA, una società partecipata al 70% dal Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali». Questa, secondo Ruzzante, nelle prime 8 pagine «conteneva un book fotografico del ministro di chiaro stampo elettorale e che arrivava gratuitamente nelle case dei veneti: questa volta Zaia è stato costretto a giustificarsi, tardivamente e in modo incompleto». «Siccome non c’è due senza tre - conclude l’esponente del Pd - stavolta denuncio un altro episodio che, se ce ne fosse ancora bisogno, chiarisce una volta per tutte la gestione privata e a servizio della sua candidatura, da parte di Zaia, del dicastero da lui diretto».
Sicuramente Zaia avrebbe fatto una migliore figura se si fosse dimesso per candidarsi qui in Veneto. Il sospetto che usi la scorta del Ministero durante la sua campagna elettorale, che usi le auto blu e altre professionalità pagate dagli Italiani, se permetti, è molto alto.
Bene. Bortolussi fa un pò il furbo e Zaia anche. Per chi votare? Scommetto che tu voterai ugualmente per Bortolussi. Ecco spiegato perchè in Italia nonostante le inchieste giudiziarie il voto non si sposti più di tanto. Alla fine si chiude un occhio sui propri canditati perchè sono comunque meglio degli altri. Lo farai anche tu. Penso che entrambi però gradiremmo più pulizia e correttezza. Ma i più puliti e corretti normalmente rimangono fuori dalla politica che conta.
Non è che io voto comunque a destra turandomi il naso, semplicemente mi informo meglio. Internet permette di farlo e dal sito www.tgpadova.it si può leggere:
"Che Bortolussi abbia messo a disposizione del Comune di Padova, gratuitamente, la sua collezione di design che conta oltre 2000 pezzi, custodita presso un magazzino della zona industriale, non è certo un mistero per i padovani, visto che è stata tenuta un’apposita conferenza stampa lo scorso 26 maggio e in parecchie occasioni i giornali ne hanno parlato. Le trattative tra l’Amministrazione e Bortolussi erano iniziate oltretutto verso la fine del 2008, quando le elezioni regionali erano ben lontane e Bortolussi non era candidato a nulla. Contrariamente a quanto sostiene Bitonci, non è l’Amministrazione comunale ad aver risolto un problema a Bortolussi, ma è quest’ultimo ad aver dato una opportunità alla città: organizzare una mostra di design e, successivamente, allestire, in collaborazione con la scuola italiana di design che ha sede a Padova e coinvolgendo il mondo della produzione industriale, un vero e proprio museo di design industriale. Sarà uno dei centri più importanti d’Europa, che attirerà turisti ed appassionati, con ricadute positive anche sul settore del commercio. Una città come Padova ha assoluto bisogno di puntare sulla sua offerta culturale per sostenere il proprio tessuto economico. Le risorse impiegate in questo senso non sono una spesa, ma un investimento ed un tentativo di aiutare il nostro territorio a superare la crisi economica. Le mostre di design che organizzeremo già a partire dal prossimo autunno vanno esattamente in questa direzione"
Scusa volevo dire "sinistra", vedi non sono tarato come pensi tu. E' solo che non mi fido della Lega. Il loro scopo è avere più potere che si può al nord. Oltre Zaia anche Bricolo è candidato in Piemonte e resta capogruppo alla camera. Il malaffare romano lo hanno imparato subito, mentre dimenticano il federalismo togliendo l'unica tassa federale che c'era e lasciano i comuni del nord sotto il giogo dei patti di stabilità per mandare aiuti ai comuni-disastro siciliani. La lega è alla maggioranza, ma non si prenderà mai la responsabilità di migliorare il nostro paese perchè appena le cose vanno male o non riguarda loro perchè non è il nord oppure è colpa dei governi precedenti anche se sono 15 anni che bivaccano a Roma. Ormai sono loro il vecchio e inconcludente apparato politico italiano.
5 commenti:
I favori di Zanonato al candidato del PD, 60.000 euro per Bortolussi!
“Mi chiedo, ed a tal proposito in settimana presenterò un’apposita interrogazione parlamentare, come è possibile che l’Amministrazione comunale di Padova spenda denaro pubblico per stoccare in un magazzino la collezione privata di “pezzi di design”, di proprietà del candidato a Presidente della Regione Giuseppe Bortolussi. Mi auguro che gli organi preposti al controllo della spesa pubblica, la Corte dei Conti e la Magistratura operino al meglio per chiarire questa assurda faccenda”. Il Deputato leghista Massimo Bitonci intende fare piena luce intorno ad una vicenda che, documenti alla mano, ha dell’incredibile: “Bortolussi – spiega Bitonci – come si legge nella delibera di Giunta del Comune di Padova n. 887 del 16.12.2008, possiede una collezione di circa 2000 pezzi di vari autori, italiani e stranieri, che costituiscono firme rappresentative del Design nazionale ed internazionale ed è valutata intorno al milione di euro; circa 700 di questi pezzi come letti, tavoli, poltrone, sedie, veicoli, ecc. sono di grandi dimensioni ed hanno pertanto un notevole ingombro. Dopo aver tentato, vanamente, di vendere la collezione al sindaco di Venezia Cacciari, Bortolussi ha presto trovato conforto nel compagno Zanonato, che si è letteralmente fatto in quattro per trovare una soluzione al problema che tanto angustiava l’amico. Detto, e fatto. Accampando la non meglio specificata intenzione di “mettere a disposizione del Comune di Padova la sua collezione per l’organizzazione futura di mostre sul Design” - come si legge nella già citata delibera - Bortolussi ha ottenuto di poter stoccare la propria mercanzia all’interno di un magazzino di 1300 mq, ubicato in via della Ricerca Scientifica 9 nella zona industriale della città, per il quale il Comune di Padova paga ogni mese la modica somma di 5 euro/mq mensile + IVA. Tenendo conto che i pezzi “ingombranti” occupano “solamente” il 60% della superficie del magazzino, il conto è presto fatto: dal dicembre 2008 (mese in cui la giunta deliberato tale spesa) ad oggi, i padovani hanno tirato sborsato oltre 60.000 euro (IVA esclusa). Mi pare che in tempi di “vacche magre” per tutte le amministrazioni pubbliche, non vi sia nulla di più superfluo ed ingiustificabile di tale spesa. Con la stessa somma, quante famiglie di padovani in difficoltà si sarebbero potute aiutare mediante l’erogazione, ad esempio, di un bonus di 500 euro? Non credo che i cittadini di Padova siano più disposti a sopportare tali assurdità ed a farsi prendere in giro”.
Cordiali saluti
Caro Anonimo (che strano rivolgersi a chi non si firma), probabilmente simpatizzi per la Lega che è nata sotto il motto di "Roma ladrona" e "Paroni a casa nostra". Sentirlo dire da un abitante del Veneto, in cui ci sono numerose installazioni militari americane, fa un po' sorridere. Diciamo che anche Zaia si è subito adeguato agli usi romani come si legge oggi su Il Giornale di Vicenza:
PADOVA
«Luca Zaia usa il canale youtube del Ministero delle risorse agricole per farsi pubblicità elettorale». L’accusa, rivolta allo sfidante del centrodestra alla successione di Giancarlo Galan, è di Piero Ruzzante, candidato Pd del in Consiglio regionale. «All’inizio della campagna elettorale avevo chiesto pubblicamente a Luca Zaia di dimettersi, o almeno sospendersi, dalla carica di ministro durante il periodo della campagna elettorale, per una questione di trasparenza e rispetto delle istituzioni - sostiene Ruzzante - Non ho ricevuto risposte».
Successivamente l’esponente democratico afferma di aver denunciato «l’uso di fondi pubblici appartenenti al Ministero delle risorse agricole per il finanziamento di una rivista (“Il Welfare italiano”) pubblicata da «Buonitalia SpA, una società partecipata al 70% dal Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali».
Questa, secondo Ruzzante, nelle prime 8 pagine «conteneva un book fotografico del ministro di chiaro stampo elettorale e che arrivava gratuitamente nelle case dei veneti: questa volta Zaia è stato costretto a giustificarsi, tardivamente e in modo incompleto». «Siccome non c’è due senza tre - conclude l’esponente del Pd - stavolta denuncio un altro episodio che, se ce ne fosse ancora bisogno, chiarisce una volta per tutte la gestione privata e a servizio della sua candidatura, da parte di Zaia, del dicastero da lui diretto».
Sicuramente Zaia avrebbe fatto una migliore figura se si fosse dimesso per candidarsi qui in Veneto. Il sospetto che usi la scorta del Ministero durante la sua campagna elettorale, che usi le auto blu e altre professionalità pagate dagli Italiani, se permetti, è molto alto.
Bene. Bortolussi fa un pò il furbo e Zaia anche. Per chi votare?
Scommetto che tu voterai ugualmente per Bortolussi. Ecco spiegato perchè in Italia nonostante le inchieste giudiziarie il voto non si sposti più di tanto. Alla fine si chiude un occhio sui propri canditati perchè sono comunque meglio degli altri. Lo farai anche tu. Penso che entrambi però gradiremmo più pulizia e correttezza. Ma i più puliti e corretti normalmente rimangono fuori dalla politica che conta.
Non è che io voto comunque a destra turandomi il naso, semplicemente mi informo meglio. Internet permette di farlo e dal sito www.tgpadova.it si può leggere:
"Che Bortolussi abbia messo a disposizione del Comune di Padova, gratuitamente, la sua collezione di design che conta oltre 2000 pezzi, custodita presso un magazzino della zona industriale, non è certo un mistero per i padovani, visto che è stata tenuta un’apposita conferenza stampa lo scorso 26 maggio e in parecchie occasioni i giornali ne hanno parlato. Le trattative tra l’Amministrazione e Bortolussi erano iniziate oltretutto verso la fine del 2008, quando le elezioni regionali erano ben lontane e Bortolussi non era candidato a nulla.
Contrariamente a quanto sostiene Bitonci, non è l’Amministrazione comunale ad aver risolto un problema a Bortolussi, ma è quest’ultimo ad aver dato una opportunità alla città: organizzare una mostra di design e, successivamente, allestire, in collaborazione con la scuola italiana di design che ha sede a Padova e coinvolgendo il mondo della produzione industriale, un vero e proprio museo di design industriale. Sarà uno dei centri più importanti d’Europa, che attirerà turisti ed appassionati, con ricadute positive anche sul settore del commercio.
Una città come Padova ha assoluto bisogno di puntare sulla sua offerta culturale per sostenere il proprio tessuto economico. Le risorse impiegate in questo senso non sono una spesa, ma un investimento ed un tentativo di aiutare il nostro territorio a superare la crisi economica. Le mostre di design che organizzeremo già a partire dal prossimo autunno vanno esattamente in questa direzione"
Scusa volevo dire "sinistra", vedi non sono tarato come pensi tu. E' solo che non mi fido della Lega. Il loro scopo è avere più potere che si può al nord. Oltre Zaia anche Bricolo è candidato in Piemonte e resta capogruppo alla camera. Il malaffare romano lo hanno imparato subito, mentre dimenticano il federalismo togliendo l'unica tassa federale che c'era e lasciano i comuni del nord sotto il giogo dei patti di stabilità per mandare aiuti ai comuni-disastro siciliani.
La lega è alla maggioranza, ma non si prenderà mai la responsabilità di migliorare il nostro paese perchè appena le cose vanno male o non riguarda loro perchè non è il nord oppure è colpa dei governi precedenti anche se sono 15 anni che bivaccano a Roma. Ormai sono loro il vecchio e inconcludente apparato politico italiano.
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