martedì 23 novembre 2010

Governo taglia il 5xmille a volontariato e associazioni


E’ vero, la manovra economica ha dovuto fare i conti con la crisi. Ma il taglio al 5 per mille deciso dal ministro Tremonti è forse un sacrificio troppo alto che le regole della finanza pubblica hanno imposto al mondo del Terzo Settore. La nuova legge di stabilità, votata nei giorni scorsi dalla Camera, sembra aver ridotto drasticamente il tetto alla copertura: dai 400 milioni del 2009 a soli 100 milioni. In questo modo, il finanziamento risulta diminuito del 75%. In pratica è come se dal 5 per mille si passasse all’1, 25 per mille.

In questo modo si penalizzano le associazioni dedite al volontariato in un momento in cui i servizi pubblici vengono sempre meno. Migliaia di onlus rischiano il fallimento non potendo più svolgere il loro prezioso servizio a sostegno, per esempio, di una sanità sempre più in difficoltà.

Tagliare i fondi del 5xmille significa anche limitare drasticamente la libertà dei cittadini di destinare una quota della loro imposta dei redditi a sostegno di operatori del Terzo settore.

Questo è un vero schiaffo ai valori della solidarietà e dell'attenzione ai più deboli del nostro paese e del mondo. Si va a far cassa a danno di quelle associazioni di volontari che lavorano per aiutare e non per guadagnare. Così si impoverisce un paese che sempre di più deve contare su se stesso (vedi alluvione in Veneto) e non su di chi ci governa.

Una delle onlus colpite, EMERGENCY, ci chiede un appoggio per chiedere al Parlamento Italiano di intervenire per eliminare, nel testo della legge di prossima discussione, il tetto di 100 milioni di euro da destinare al 5xmille per l'anno 2011, ripristinando quanto meno l'importo dei fondi previsti nell'anno 2010.

Per dare più forza alla richiesta serve anche la tua firma. Se sei d'accordo, sottoscrivi l'appello su www.iononcisto.org e aiutaci a diffondere la notizia.

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