mercoledì 8 dicembre 2010

Extracomunitari: sono già dei nostri

In questi anni alcune forze politiche hanno fatto del fenomeno dell'immigrazione un cavallo di battaglia elettorale per risvegliare gli istinti xenofobi degli italiani. Il messaggio che viene instillato lento ed inesorabile nelle menti della gente è che bisogna avere la fobia di tutto ciò che è straniero ed ignoto.
L'integrazione e l'accoglienza sono valori che coltiviamo da generazioni andando ogni settimana ad ascoltare le sacre scritture ed il Vangelo. Tali valori però scompaiono quando la propaganda si fa cruda ed ostinata.

Non conosciamo queste persone che lasciano la loro terra per migliorare la loro vita. Non riconosciamo il loro coraggio nel sfidare una vita che li ha visti sfortunati fin dalla loro nascita. Li accomuniamo ai comuni criminali ogni volta che si verifica l'occasione per farlo.
Non esiste un programma allargato che prevede l'integrazione di queste persone se non affidato ad organizzazioni locali o non governative. E quindi continuiamo a non conoscerli.
I nostri figli vanno a scuola con i loro figli. E sono i nostri figli che li conoscono meglio di noi.
Ci dobbiamo mettere in testa che non potrà esistere nessun governo che potrà opporsi all'esodo di queste popolazioni. Il fenomeno dell'immigrazione dovrà essere assecondato e reso il più indolore per noi e per gli immigrati stessi.
Nel mondo esistono numerosi esempi di difficile convivenza tra persone con differenze più o meno evidenti: Sudafrica, Palestina, Irlanda, Tibet... Sono tutte situazioni in cui l'odio e l'intolleranza hanno rovinato la vita di tutti per generazioni.
E poi avvengono fatti come quello di domenica scorsa in cui tre ragazzi africani non hanno esitato ad immergersi nelle acque di un gelido dicembre del canale Brendola a Meledo per portare in salvo una donna italiana finita fuori strada insieme al suo compagno che invece purtroppo non è riuscito a salvarsi.

E questo ci fa pensare. Nel giorno in cui un altro immigrato a Lamezia uccide 7 persone in bicicletta falciandole con la macchina, tre africani a Meledo non hanno esitazioni ad aiutare il prossimo con uno spirito cristiano degno del miglior "Padano".
Ma allora pensiamo veramente che il fenomeno dell'immigrazione possa essere imbrigliato in una serie di regolamentazioni populiste come quelle sbandierate dalla Lega? Oppure siamo ancora in mano a dei politici furbi che sanno quali sono i punti giusti in cui pungolare gli spaventati elettori semplicemente per farsi votare.
Siamo veramente convinti che la Lega riuscirà a creare una società moderna ed evoluta in cui tutti noi indigeni riusciremo a mantenere le nostre tradizioni e la nostra cultura? Una società in cui cittadini (indigeni) di serie A e cittadini (immigrati) di serie B vivranno a fianco a fianco in armonia? Io penso proprio di no.
Io credo che dobbiamo aprire gli occhi e verificare che la nostra società sta cambiando e ad ammettere che la diversità è un valore e non qualcosa di cui aver paura.

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