martedì 28 ottobre 2008
lunedì 27 ottobre 2008
I genitori di Monticello di Fara protestano contro la riforma Gelmini
Il blog si fa portavoce dell'iniziativa di protesta dei genitori dei bambini della scuola primaria di Monticello di Fara divulgando il loro volantino.
PERCHE' SIAMO CONTRO LA RIFORMA SCOLASTICA GELMINI?
La scuola è una tappa fondamententale nella crescita e nella formazione dei nostri figli. Per questo è necessario fare delle riforme che migliorino la scuola e la rendano più efficace e più moderna.
La riforma Gelmini non rende la scuola più efficente e moderma ma, al contrario, togli le risorse e abbassa il livello e la qualità dell'insegnamento.
COSA VUOL DIRE MAESTRO UNICO?
Maestro unico vuol dire che ogni singolo insegnante dovrà farsi carico dell'isegnamenteo di tutte le materie. Questo poteva funzionare trent'anni fa, quando le materie da insegnare erano meno e l'insegnamento era di livello più basso. Materie come l'informatica e l'inglese non venivano insegnate alla scuola elementare, le classi erano più omogenee e non esisteva il "problema" delle classi multietniche che spesso rendono necessario un supporto speciale.
IL "MAESTRO UNICO" NON AVRA' IL TEMPO DI FARE TUTTO E BENE, e non potrà mantenersi aggiornato su tutte le materie. E' facile prevedere che farà semplicemente quello che sarà possibile, scegliendo in base alle inclinazioni personali e tralasciando magari materie importanti per mancanza di tempo e di formazione.
TUTTO QUESTO SARA' UN DANNO PER I NOSTRI FIGLI!!!!
Per questo proponiamo di sostenere le insegnanti giovedì 30 ottobre trovandoci davanti i cancelli della scuola alle ore 8.00.
Questa non vuole essere una manifestazione contro il governo ne una manifestazione politica e non si appoggia a nessun movimento di nessun colore, ma vuole soltanto essere LA DIFESA DEL DIRITTO DEI NOSTRI FIGLI AD AVERE UN INSEGNAMENTO DI BUON LIVELLO.
La scuola elementare italiana è ai primi posti nel mondo per qualità dell'insegnamento.
DIFENDIAMO LA SCUOLA ITALIANA, DIFENDIAMO IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI.
Un gruppo di genitori
PERCHE' SIAMO CONTRO LA RIFORMA SCOLASTICA GELMINI?
La scuola è una tappa fondamententale nella crescita e nella formazione dei nostri figli. Per questo è necessario fare delle riforme che migliorino la scuola e la rendano più efficace e più moderna.
La riforma Gelmini non rende la scuola più efficente e moderma ma, al contrario, togli le risorse e abbassa il livello e la qualità dell'insegnamento.
COSA VUOL DIRE MAESTRO UNICO?
Maestro unico vuol dire che ogni singolo insegnante dovrà farsi carico dell'isegnamenteo di tutte le materie. Questo poteva funzionare trent'anni fa, quando le materie da insegnare erano meno e l'insegnamento era di livello più basso. Materie come l'informatica e l'inglese non venivano insegnate alla scuola elementare, le classi erano più omogenee e non esisteva il "problema" delle classi multietniche che spesso rendono necessario un supporto speciale.
IL "MAESTRO UNICO" NON AVRA' IL TEMPO DI FARE TUTTO E BENE, e non potrà mantenersi aggiornato su tutte le materie. E' facile prevedere che farà semplicemente quello che sarà possibile, scegliendo in base alle inclinazioni personali e tralasciando magari materie importanti per mancanza di tempo e di formazione.
TUTTO QUESTO SARA' UN DANNO PER I NOSTRI FIGLI!!!!
Per questo proponiamo di sostenere le insegnanti giovedì 30 ottobre trovandoci davanti i cancelli della scuola alle ore 8.00.
Questa non vuole essere una manifestazione contro il governo ne una manifestazione politica e non si appoggia a nessun movimento di nessun colore, ma vuole soltanto essere LA DIFESA DEL DIRITTO DEI NOSTRI FIGLI AD AVERE UN INSEGNAMENTO DI BUON LIVELLO.
La scuola elementare italiana è ai primi posti nel mondo per qualità dell'insegnamento.
DIFENDIAMO LA SCUOLA ITALIANA, DIFENDIAMO IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI.
Un gruppo di genitori
domenica 26 ottobre 2008
Discorso di Veltroni del 25 ottobre 2008
Il Circolo del Partito Democratico di Sarego era presente alla manifestazione "Salva l'Italia".
Presto pubblicheremo il nostro video.
sabato 18 ottobre 2008
La Pecorella di Silvio
Perchè il Pdl vuole a tutti i costi Gaetano Pecorella membro della corte costituzionale? E perchè il PD e l'Idv non lo vuole?
Nell'era di internet mi sono preso la briga di fare una mini ricerca su chi è l'On. Pecorella. Facilissimo, basta digitare il suo nome su wikipedia e vedere cosa ne esce:
Inizia la carriera politica come militante di Potere Operaio, collaborando col servizio giuridico di Soccorso Rosso Militante, poi entra nel movimento della sinistra radicale di Democrazia Proletaria. Successivamente entra a far parte del Partito Socialista Italiano, ed, infine, in Forza Italia.
Dal 1994 al 1998, per due mandati, è stato presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane.
Accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia. Iscritto al gruppo parlamentare Forza Italia dal 3 maggio 2006, è deputato. Viene considerato come la mente giuridica di Forza Italia. È stato anche avvocato difensore di Silvio Berlusconi.
Porta il suo nome una legge, varata nel secondo governo Berlusconi, che prevede l’inappellabilità da parte del pubblico ministero delle sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale ha dichiarato però tale legge incostituzionale. Le parole di risposta di Pecorella furono: «questa sentenza è in grado di riaprire processi che già sono in Cassazione e tornerà ad essere decisivo non il giudizio orale e pubblico di primo grado, ma quello d’appello fatto sulle carte scritte».
Nel 2008 è stato proposto dal Popolo della Libertà come giudice della Corte costituzionale.
Quindi dovremo vedere come membro della corte costituzionale qualcuno con un processo pendente per favoreggiamento in una strage ed inoltre quale ideatore di un legge che a suo tempo fu considerata incostituzionale. Penso che sia proprio la persona adatta a giudicare la costituzionalità di una legge come quella Alfano. Non bastava la carica di deputato per uno così?
Inoltre come può, un avvocato di Berlusconi, giudicare serenamente le leggi proposte dal governo del suo cliente?
La tattica piduista continua: le persone giuste nei posti giusti.
Nell'era di internet mi sono preso la briga di fare una mini ricerca su chi è l'On. Pecorella. Facilissimo, basta digitare il suo nome su wikipedia e vedere cosa ne esce:
Inizia la carriera politica come militante di Potere Operaio, collaborando col servizio giuridico di Soccorso Rosso Militante, poi entra nel movimento della sinistra radicale di Democrazia Proletaria. Successivamente entra a far parte del Partito Socialista Italiano, ed, infine, in Forza Italia.
Dal 1994 al 1998, per due mandati, è stato presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane.
Accusato di favoreggiamento per la strage di Piazza della Loggia. Iscritto al gruppo parlamentare Forza Italia dal 3 maggio 2006, è deputato. Viene considerato come la mente giuridica di Forza Italia. È stato anche avvocato difensore di Silvio Berlusconi.
Porta il suo nome una legge, varata nel secondo governo Berlusconi, che prevede l’inappellabilità da parte del pubblico ministero delle sentenze di proscioglimento. La Corte Costituzionale ha dichiarato però tale legge incostituzionale. Le parole di risposta di Pecorella furono: «questa sentenza è in grado di riaprire processi che già sono in Cassazione e tornerà ad essere decisivo non il giudizio orale e pubblico di primo grado, ma quello d’appello fatto sulle carte scritte».
Nel 2008 è stato proposto dal Popolo della Libertà come giudice della Corte costituzionale.
Quindi dovremo vedere come membro della corte costituzionale qualcuno con un processo pendente per favoreggiamento in una strage ed inoltre quale ideatore di un legge che a suo tempo fu considerata incostituzionale. Penso che sia proprio la persona adatta a giudicare la costituzionalità di una legge come quella Alfano. Non bastava la carica di deputato per uno così?
Inoltre come può, un avvocato di Berlusconi, giudicare serenamente le leggi proposte dal governo del suo cliente?
La tattica piduista continua: le persone giuste nei posti giusti.
mercoledì 15 ottobre 2008
Il sindaco di SAREGO a Venezia
Con un po' di ritardo riportiamo il seguente articolo.
da Il Giornale di Vicenza del 9 ottobre 2008 (articolo di Matteo Guarda).
Nuovo capitolo alla vicenda della miniera “Costa Benedetta", a Meledo Alto. Martedì a Venezia l'audizione la terza commissione consiliare regionale “Cave e miniere" ha ascoltato il sindaco di SAREGO, Vittorino Martelletto, che ha espresso la netta contrarietà del Comune alla riapertura del cantiere. Dopo l'approvazione del progetto della ditta “Berica Immobiliare" da parte della commissione Via (valutazione di impatto ambientale), la partita si gioca a livello politico. Sarà la Giunta regionale a dire l'ultima parola. «La contrarietà di SAREGO - afferma il sindaco Martelletto - è totale. Lo dicono delibere del consiglio comunale e della giunta e le migliaia di firme raccolte dai comitati». I motivi del no riguardano la natura dell'attività esercitata: «Non si tratta di attività mineraria, ma di cava - afferma il sindaco - visto il grande spessore di calcare che si deve scavare, dai 20 ai 30 metri, per trovare un po' di bentonite o caolino di bassa qualità, cosa che può essere dimostrata con le fatture di vendita del minerale di cui è chiesta l'esibizione». Martelletto cita poi i carotaggi della ditta eseguiti su superfici già scavate, l'aumento di traffico pesante nei tre centri abitati - un bilico al minuto - e il mancato rispetto del Piano d'area dei Monti Berici, che vieta la riapertura di cave e miniere inattive da oltre un anno. «Si chiede, quindi, di non rilasciare la concessione, di imporre la ricomposizione di quanto scavato, mai ripristinato, riservandoci in caso contrario di impugnarla presso gli organi di competenza».
Intanto, il consigliere regionale Mara Bizzotto, Lega Nord, segretario della commissione, ha ribadito in una nota la contrarietà propria e del gruppo alla miniera.
(ndr: flebili segnali di risveglio da parte della Lega Nord)
da Il Giornale di Vicenza del 9 ottobre 2008 (articolo di Matteo Guarda).
Nuovo capitolo alla vicenda della miniera “Costa Benedetta", a Meledo Alto. Martedì a Venezia l'audizione la terza commissione consiliare regionale “Cave e miniere" ha ascoltato il sindaco di SAREGO, Vittorino Martelletto, che ha espresso la netta contrarietà del Comune alla riapertura del cantiere. Dopo l'approvazione del progetto della ditta “Berica Immobiliare" da parte della commissione Via (valutazione di impatto ambientale), la partita si gioca a livello politico. Sarà la Giunta regionale a dire l'ultima parola. «La contrarietà di SAREGO - afferma il sindaco Martelletto - è totale. Lo dicono delibere del consiglio comunale e della giunta e le migliaia di firme raccolte dai comitati». I motivi del no riguardano la natura dell'attività esercitata: «Non si tratta di attività mineraria, ma di cava - afferma il sindaco - visto il grande spessore di calcare che si deve scavare, dai 20 ai 30 metri, per trovare un po' di bentonite o caolino di bassa qualità, cosa che può essere dimostrata con le fatture di vendita del minerale di cui è chiesta l'esibizione». Martelletto cita poi i carotaggi della ditta eseguiti su superfici già scavate, l'aumento di traffico pesante nei tre centri abitati - un bilico al minuto - e il mancato rispetto del Piano d'area dei Monti Berici, che vieta la riapertura di cave e miniere inattive da oltre un anno. «Si chiede, quindi, di non rilasciare la concessione, di imporre la ricomposizione di quanto scavato, mai ripristinato, riservandoci in caso contrario di impugnarla presso gli organi di competenza».
Intanto, il consigliere regionale Mara Bizzotto, Lega Nord, segretario della commissione, ha ribadito in una nota la contrarietà propria e del gruppo alla miniera.
(ndr: flebili segnali di risveglio da parte della Lega Nord)
domenica 12 ottobre 2008
4 serate targate PD nell'altovicentino
Segnaliamo che l'area 'Thienese' del PD Vicentino ha organizzato una serie di incontri ad ottobre.
Si tratta di 4 serate, 4 venerdì consecutivi, in 4 Comuni diversi (Montecchio P., Zugliano, Sarcedo, Thiene) accomunate da un manifesto ed un titolo comune:
"Dalla Protesta alla Proposta".
Informazioni complete alla pagina:
http://www.iodemocratico.it/evento/dalla_protesta_alla_proposta_4_serate_targate_pd.html
Si tratta di 4 serate, 4 venerdì consecutivi, in 4 Comuni diversi (Montecchio P., Zugliano, Sarcedo, Thiene) accomunate da un manifesto ed un titolo comune:
"Dalla Protesta alla Proposta".
Informazioni complete alla pagina:
http://www.iodemocratico.it/evento/dalla_protesta_alla_proposta_4_serate_targate_pd.html
sabato 11 ottobre 2008
L'On. Sbrollini e la Scuola. Video Intervento in Aula e O.d.G. presentato.
Testo Intervento :
L'onorevole Sbrollini ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/1634/84.
DANIELA SBROLLINI: Signor Presidente, prima di entrare nel merito del mio ordine del giorno, vorrei sottolineare, come hanno già fatto i miei colleghi, che siamo l'unico Paese in Europa in cui il Presidente del Consiglio non viene a riferire in Parlamento sulla crisi economica in atto. Ciò oltretutto a fronte di un decreto-legge, come quello in esame, che vede, ancora una volta, la scuola umiliata in tutto e per tutto come avviene in tutta la manovra finanziaria che voi vi apprestate a varare. Non si prevede nessuna proposta su come affrontare la crisi, anzi, addirittura dopo sei mesi dalla nascita di questo Governo, non avete ancora definito neanche i livelli essenziali.Come si fa a tagliare, ancora una volta, le risorse allo Stato sociale? Come si fa a non investire in nessuna politica sui giovani, sulle future generazioni? Qui parliamo di scuola, ma parliamo anche di sanità, di politiche per la famiglia, di riduzione delle risorse agli enti locali che saranno costretti, ancora una volta, a tagliare proprio quei servizi alla persona.
L'onorevole Sbrollini ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/1634/84.
DANIELA SBROLLINI: Signor Presidente, prima di entrare nel merito del mio ordine del giorno, vorrei sottolineare, come hanno già fatto i miei colleghi, che siamo l'unico Paese in Europa in cui il Presidente del Consiglio non viene a riferire in Parlamento sulla crisi economica in atto. Ciò oltretutto a fronte di un decreto-legge, come quello in esame, che vede, ancora una volta, la scuola umiliata in tutto e per tutto come avviene in tutta la manovra finanziaria che voi vi apprestate a varare. Non si prevede nessuna proposta su come affrontare la crisi, anzi, addirittura dopo sei mesi dalla nascita di questo Governo, non avete ancora definito neanche i livelli essenziali.Come si fa a tagliare, ancora una volta, le risorse allo Stato sociale? Come si fa a non investire in nessuna politica sui giovani, sulle future generazioni? Qui parliamo di scuola, ma parliamo anche di sanità, di politiche per la famiglia, di riduzione delle risorse agli enti locali che saranno costretti, ancora una volta, a tagliare proprio quei servizi alla persona.
Il mio ordine del giorno n. 9/1634/84 parte proprio da una richiesta (che so difficilmente accoglibile, ma ci spero ancora) al Governo. L'articolo 1 del decreto-legge in esame prevede dal prossimo anno scolastico, l'insegnamento della nostra Costituzione in tutti i cicli di istruzione. Chiediamo almeno che questo non vada a gravare sulle famiglie, non vada a gravare ulteriormente sulle famiglie visti i tagli ulteriori che andrete a fare.Non solo, ritengo molto grave che abbiate deciso, con questo decreto-legge, di non affrontare il confronto in Aula con l'opposizione svuotando, ancora una volta, questa istituzione delle sue funzioni di indirizzo e di controllo. Parliamo di scuola, cioè di uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la vita dei cittadini. Avete deciso, invece, di considerare questo settore come un qualsiasi capitolo di spesa su cui ridurre i costi. Si taglia, cioè sulla qualità, sulla formazione, sulle politiche di integrazione e di aggregazione fin dalla nascita del bambino, fin dalla crescita dell'individuo. Otto miliardi in meno alla scuola in tre anni, 87 mila insegnanti in meno, 43 mila unità in meno di personale amministrativo, nessuna assunzione per i precari.
Si vogliono invece creare scuole differenziate, ridurre il tempo pieno, chiudere le scuole nei piccoli centri, parlare di maestro unico e potremmo, purtroppo, continuare così. Allora vi chiedo: ma la Gelmini con chi si è confrontata in questi mesi? Basta andare fuori da questa Aula per comprendere la rabbia e la preoccupazione di genitori e di insegnanti e per rendersi conto di ciò che sta accadendo.
Abbiamo una buona scuola, abbiamo dei livelli di eccellenza e personale qualificato. Avete, invece, deciso di affossarla, umiliando il nostro Paese e i lavoratori di questo settore che sono il pilastro di una società civile e moderna. Con il decreto-legge in esame avete deciso di accentuare le disuguaglianze sociali. Vi chiedo di leggere bene i dati ISTAT per capire che vi è un aumento delle povertà e soprattutto di quelle minorili, che sono molto più alte rispetto al resto d'Europa, ma anche dell'impoverimento delle famiglie e soprattutto di quelle giovani coppie che hanno deciso di avere dei bambini. Allora, quali sono le politiche per le famiglie di questo Governo? Si colpiscono, oltretutto, anche i diritti di pari opportunità nell'ambito genitoriale. Basti pensare alle donne, perché è evidente che togliendo il tempo pieno si costringono le donne a rivedere la loro carriera lavorativa o addirittura di scegliere se rimanere a casa o continuare a lavorare. Si tratta di un ritorno indietro, ad una realtà che non esiste più. Pertanto, come mai invece di lavorare sui miglioramenti per la scuola, valorizzare i meriti e così competere con il resto d'Europa si sceglie, invece, di smantellare tutto e soprattutto la qualità della scuola pubblica? Questo è ciò che vi chiedo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
venerdì 3 ottobre 2008
SALVA L’ ITALIA, Sarego chiama Roma
Carissime, Carissimi
In occasione della Manifestazione nazionale di sabato 25 ottobre a Roma, stiamo organizzando un treno speciale che partirà da S.Bonifacio, Vicenza, Padova per poi proseguire senza più fermate fino a Roma, sabato mattina alle ore 5-5,30, quota pro capite € 5,00 ca.
Questo appuntamento è lo snodo cruciale in cui misureremo l’efficacia della nostra proposta politica alternativa al centrodestra ed il livello di crescita del Partito Democratico.
Chiunque fosse intenzionato a partecipare telefoni al n° 3345350326 o al n° 0444820018 possibilmente entro il giorno lunedì 06 ottobre.
Vi ricordo anche che in questi giorni è iniziato il tesseramento.
Giovedì 09 ottobre, sarò in sede dalle 20,30 fino alle 21,30, per chi volesse aderire alla petizione “Salva l’Italia” con la propria firma e o per il tesseramento.
Conto sulla partecipazione di tutti.
Un caro saluto
Sarego, 01 ottobre 2008
Francesco ZAMPIERI
mercoledì 1 ottobre 2008
Referendum a Vicenza Ederle 2
Il consiglio di stato ha negato la consultazione popolare sulla Ederle 2.
Stasera 20.30 ci sarà una fiaccolata a Vicenza da Porta Castello.
Il nostro blog partecipa virtualmente e accende la sua fiaccola contro il bavaglio che cala sull'opinione popolare.
VICENZA/BASE USA: COMITATI NO DAL MOLIN, STASERA MANIFESTAZIONE
(ASCA) - Vicenza, 1 ott - Manifestazione di protesta dei Comitati No Dal Molin contro la sospensione del referendum sulla base americana decisa dal Consiglio di Stato.
Cosi' si e' voluto riconfermare l'autoritarismo e il dispotismo di uno Stato che con il proprio Consiglio ha deciso di bloccare la consultazione sul Dal Molin - si legge in una nota -.
Evidentemente il parere dei cittadini e' pericoloso per chi ha promesso di cedere il Dal Molin agli Usa, cercando di rimediare poi al danno con inadeguate compensazioni.
La decisione del Consiglio di Stato dimostra che in citta' c'e' un'emergenza democratica. Ma Vicenza non ci sta a vedersi tappare la bocca ancora una volta, e stasera i cittadini reagiranno a questo vergognoso atto di prepotenza e antidemocrazia riunendosi stasera alle 20:30 in piazza Castello, per un corteo che si snodera' fino alle porte della Prefettura''.
Dibattito sul federalismo fiscale
Riportiamo il seguente invito:
L’11 settembre è stata approvato dal Consiglio dei Ministri il testo della cosiddetta “bozza Calderoli”, cioè la proposta sul federalismo fiscale che a breve inizierà il suo iter parlamentare.
Si tratta, è quasi inutile sottolinearlo, di una riforma che potrebbe avere un peso determinante per il futuro del nostro Paese ma di cui si sa ancora molto poco.
Come Partito Democratico di Vicenza abbiamo perciò organizzato un incontro con due obiettivi:
Un saluto cordiale
Rosanna Filippin
Segretaria provinciale PD
Federico Ginato
Responsabile Enti Locali
L’11 settembre è stata approvato dal Consiglio dei Ministri il testo della cosiddetta “bozza Calderoli”, cioè la proposta sul federalismo fiscale che a breve inizierà il suo iter parlamentare.
Si tratta, è quasi inutile sottolinearlo, di una riforma che potrebbe avere un peso determinante per il futuro del nostro Paese ma di cui si sa ancora molto poco.
Come Partito Democratico di Vicenza abbiamo perciò organizzato un incontro con due obiettivi:
- approfondire contenuti, modi e tempi di attuazione della riforma
- capire se si tratta di un federalismo in sintonia con la nostra idea di autonomia
Un saluto cordiale
Rosanna Filippin
Segretaria provinciale PD
Federico Ginato
Responsabile Enti Locali
Iscriviti a:
Post (Atom)