martedì 8 aprile 2008

ICI E FEDERALISMO FISCALE

L’abolizione dell’Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.), per quanto odiosa sia, va contro il federalismo fiscale. In questa campagna elettorale l’ICI sembra essere diventata il male supremo degli italiani. L’ICI è la maggiore voce di entrata per i Comuni e le sue aliquote sono decise dal Consiglio Comunale; si può quindi dire che rientra in quelle poche cose che realizza il federalismo fiscale. Togliendo l’ICI totalmente, per mantenere lo stesso livello di servizi, il Comune dovrà cercare nuove fonti di entrata: alzare l’aliquota addizionale Irpef? Nuovi trasferimenti statali? In qualunque caso il Comune dipenderà ancor più dall’amministrazione statale, da Roma come si dice a Nord perché l’Irpef è gestita dal Ministero delle Finanze.

L’ICI sull’abitazione principale è abbastanza “antipatica” soprattutto se si considera un diritto e non un privilegio avere in proprietà l’abitazione di residenza. Personalmente penso sia buona cosa azzerare l’ICI sull’abitazione principale e già con la finanziaria 2008 si va verso questa direzione. L’ICI colpisce gli immobili (altre abitazioni, negozi, capannoni, uffici, …) un’imposta basata non sul reddito ma sul patrimonio che comunque è un indicatore di “ricchezza”. Togliendo in toto l’ICI le nuove richieste di risorse si baseranno, come già per l’Irpef, sui redditi e ancora una volta chi riesce a evadere sui redditi ne trarrà un beneficio pur possedendo svariati fabbricati. Gli immobili invece sono visibili, è difficile nasconderli.
E’ evidente che l’ICI vada riformata affinché sia più attinente al vero valore dell’immobile.
Perché allora si vuole togliere l’ICI se poi si sa che da qualche altra parte bisogna andare a spremere il contribuente? Semplicemente per un gioco sulla percezione psicologica di chi paga: l’ICI la paghi andando in banca o in posta e ti rendi ben conto della cifra mentre dello stillicidio mensile dell’irpef sulla busta paga non te ne accorgi più di tanto.
Togliere solo un’imposta perché alla percezione sembra la peggiore sostituendola poi con altri meccanismi impositivi mimetizzati è pura demagogia per raccogliere voti.
Le proposte del PD in materia fiscale mi sembrano invece le più ragionevoli e competenti delle altre.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sembra ben fatto e coglie un aspetto dell'ICI che non avevo valutato e che è da valorizzare e cioè che è attuazione di un autentico federalismo fiscale.


La raccolta dei denari e la loro spesa sono gestite interamente in ambito locale, come vogliono in tanti dalle nostre parti.


Purtroppo, sempre dalle nostre parti, c'erano degli accaniti allergici alle "tasse" anche quando governava la Serenissima Repubblica Veneta dei secoli passati (e non si trattava certo della "Roma Ladrona" di oggi) e sempre le tasse (peraltro esose) hanno determinato il risultato del referendum del 1866 con cui i Veneti hanno scelto di passare all'Italia.
Piero

Anonimo ha detto...

BERLUSCONI E VELTRONI
Sono i veri vincitori di queste elezioni!..

Il PD ha ricevuto moltissime preferenze e diventerà una forte opposizione costruttiva.

teniamoci in contatto Buona serata. :-))