Come costituente ,porto a conoscenza a tutti i coordinatori del circolo e a tutti gli elettori del Partito Democratico di Sarego la lettera che il segretario regionale del partito democratico Paolo Giaretta ha scritto a tutti i costituenti commentando il risultato elettorale.
Care Costituenti, cari costituenti,
il risultato elettorale è stato diverso da quello che avevamo sperato dovesse esserci.
Desidero prima di tutto ringraziarvi per il lavoro che avete fatto con tanta generosità. In ogni caso si è posta in campo una iniziativa diffusa sul territorio, in molte comunità locali la campagna elettorale ha camminato con le gambe di militanti che si sono avvicinati per la prima volta ad un impegno politico diretto, in particolare molti giovani si sono spesi per la presenza del Partito Democratico. Sono semi che daranno i loro frutti nei prossimi anni.
Il nostro territorio è quello che ha visto la più forte espansione della Lega Nord. Il Pdl ha perso oltre il 30% dei voti precedentemente acquisiti. Un successo rilevante ha pure avuto l’Italia dei Valori, che nel Veneto ha quasi raddoppiato i propri consensi.
Il Partito Democratico in questo contesto così difficile ha ottenuto comunque un risultato importante. Al Senato siamo cresciuti di 3,8 punti, recuperando quel pessimo risultato prodotto nel 2006 dalle liste divise Ds/Margherita. Alla Camera subiamo una lieve flessione di 0,2 punti, composti da un calo più accentuato nella circoscrizione 1 (-0,5) e da un incremento nella circoscrizione 2 (+ 0,4). Andiamo molto bene nei comuni capoluogo, con incrementi rispetto alla Camera 2006 tra i 2 e i 3 punti ed in tutti i capoluoghi siamo il primo partito. Portiamo comunque a Roma un gruppo parlamentare cospicuo di 23 parlamentari rispetto ai 24 uscenti. Tuttavia dei 24 uscenti solo 15 erano parlamentari veneti. Dei 23 attuali solo 4 non sono esponenti con riferimento territoriale ma tutti comunque hanno fatto una vera campagna nel Veneto e saranno presenti nella nostra iniziativa politica.
Non voglio minimizzare la sconfitta, ma neppure trascurare gli elementi positivi su cui costruire il percorso futuro. Ritengo importante che nelle prossime settimane si sviluppi nei nostri organi dirigenti una riflessione seria e una analisi non superficiale, perché tra l’altro il risultato è molto differenziato sul territorio. Credo che tutti abbiamo colto nello svolgere la campagna elettorale alcuni evidenti elementi che hanno condizionato negativamente la nostra capacità espansiva.
Il giudizio diffusamente negativo sull’azione di governo: in testa alla gente non è rimasto il nostro discorso elettorale ma un difficile percorso di governo che è riuscito a far poco sulla questione operaia, che ha dato segnali contrastanti sulla sicurezza, che ha messo in campo politiche che sono parse a larghi strati di produttori ostili all’intraprendere.
Una capacità di drenaggio a 360 gradi della Lega Nord.
Un voto che ha voluto rimarcare una distanza dalla politica tradizionale, nel nostro campo intercettato da Italia dei Valori.
Una erosione al centro di un elettorato cattolico tradizionalmente vicino a noi, che è stato disturbato dalla scelta della inclusione di esponenti del Partito Radicale.
Una stanchezza anche di una parte del nostro elettorato tradizionale dei due partiti fondatori che si è rifugiato nell’astensionismo.
Ora si apre un percorso di opposizione al Governo nazionale. Vedrete che gli spazi per un discorso serio al paese non mancheranno. Le difficoltà di una maggioranza composita, lo squilibrio che si è realizzato tra Pdl e Lega, il peso maggiore che ha assunto nella maggioranza parlamentare gli eletti nel Sud renderanno difficile il percorso del Governo.
A noi spetta sviluppare nel nostro territorio il progetto innovativo esposto nel programma, completarlo, renderlo credibile con il nostro discorso pubblico e le nostre scelte, utilizzare al meglio l’azione dei nostri amministratori nel mettere in luce le inadempienze che ci saranno.
Occorre anche completare l’insediamento territoriale del nostro partito, avviato con le primarie di ottobre e di gennaio e poi interrotto con la campagna elettorale. Proprio i risultati elettorali mettono in luce come il rapporto tra territorio e iniziativa politica è una questione cruciale per la capacità di rappresentanza e per il rapporto di fiducia con gli elettori. Occorre sfruttare appieno la grande partecipazione realizzata con le elezioni primarie, dando maggiore stabilità e continuità alla presenza territoriale.
Ho proposto ai coordinatori provinciali di prevedere lo svolgimento in ogni provincia di una riunione del coordinamento provinciale dedicato in modo specifico all’esame dei risultati elettorali, come preparazione al dibattito da svolgersi in assemblea regionale. Già giovedì prossimo ci sarà un primo esame da parte del coordinamento regionale.
Ricordo inoltre che tra gli adempimenti che spettano all’Assemblea regionale è l’approvazione del Manifesto dei Valori che l’apposita commissione insediata dall’assemblea di novembre ha provveduto a redigere e lo Statuto Regionale, che è in fase di stesura da parte della Commissione Statuto. Anche in questo caso, al fine di consentire un dibattito approfondito sarà opportuno prevedere una preparazione a livello provinciale.
Infine ai sensi dell’art 45 comma 4 dello Statuto, l’Assemblea Regionale dovrà provvedere alla elezione del Coordinamento regionale, sostituendo l’organo provvisorio attualmente insediato.
Ci attende perciò un programma impegnativo al quale dobbiamo dedicare tutte le nostre energie. Vi ringrazio fin d’ora del contributo che vorrete dare all’analisi dei risultati elettorali ed alle prospettive che si aprono per il Partito, utilizzando anche la posta elettronica.
Con i più cordiali saluti
Paolo Giaretta
Liberi di commentare
Elena Castegnaro
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