Gentile Dott.ssa Donazzan,
sono sicuro che il suo pensiero di donare ad ogni bambino della scuola primaria una Bibbia sia frutto di un disinteressato desiderio di fare una cosa gradita.
Le faccio notare che però il gesto risulta molto scorretto per vari motivi.
Prima di tutto nell'anno del 150° anniversario della unità d'Italia sarebbe più adatto un dono che possa ricordare l'evento (costituzione? bandiera?). Poi regalare una Bibbia in una scuola frequentata da bambini di altre religioni o provenienti da famiglie atee non fa altro che acuire e sottolineare le differenze che esistono, ma che spesso non sono un problema tra i bambini. Inoltre risulta anche offensivo per i cattolici stessi che vedono la Bibbia usata come un voluminoso volantino elettorale. Siamo alla stregua di quel noto sindaco che ha tappezzato la scuola dei simboli di quella pseudo religione laica che sta diventando la Lega al nord.
In sintesi, stiamo sempre di più assomigliando ad una nazione integralista. Nelle nazioni Islamiche credono nel Corano e poi si abbandonano ad atti violenti in nome della loro religione. In Italia, d'altra parte, molti politici si professano cattolici e usano la Bibbia come bandiera per farsi votare e poi danno lo spettacolo lussurioso che vediamo in questi giorni.
La prego quindi di lasciare la religione a chi veramente la considera una cosa seria e di non imporla a nessuno con regali che non le competono.
Cordiali saluti
PS: Ah... dimenticavo che dal prossimo anno i bambini della scuola primaria del mio paese frequenteranno per 3 ore in meno alla settimana (a causa dei tagli Gelmini), per fortuna che saranno rinfrancati dalla sua Bibbia.
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