Il PD, attraverso il suo senatore Francesco Ferrante, ha annunciato la presentazione di un emendamento atto a “ristabilire la legge sulla tutela degli alimenti e salvaguardare la salute a tavola degli italiani”. Si richiede l’intervento del Governo per riparare a quello che, secondo Ferrante, sarebbe “l’ennesimo guaio” del ministro Calderoli.
Anche questa volta infatti, non si sà se volutamente o per errore, il ministro per le Semplificazioni avrebbe “tagliato” una legge importante per la salute degli italiani. La legge 283 del 1962, abrogata dal ministro per la Semplificazione Normativa, ha infatti permesso fino ad ora di scoprire e perseguire frodi e sofisticazioni alimentari vigilando per tutelare la salute pubblica. Su questa legge si basa l’esistenza e l’operato dei NAS, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri.
Fino all’11 dicembre scorso, il PM Guariniello aveva indagato ad esempio sul caso dei latticini blu, grazie ad una sentenza della Cassazione del 31 marzo che permetteva una proroga fino a quella data. Ma ora il termine è scaduto, e oltre che per questo caso citato, si procederà all’assoluzione dei responsabili anche di molte altre vicende analoghe di frodi alimentari. Guariniello spiega che “Dallo scorso dicembre la 283/62 è stata di fatto eliminata, visto che non è stata inclusa nello speciale elenco delle norme da salvare. Per questo motivo, in tribunale non può più essere applicata. E gli imputati, in caso di processo, a meno che non vengano contestati anche altri reati, dovranno essere assolti“.
Secondo accertamenti effettuati dall’Ansa e riportati dal quotidiano la Repubblica, già lo scorso 21 dicembre si sarebbe verificato il primo di questi casi di assoluzione.
Il giudice ha dovuto prendere atto del problema della pervenuta assenza di una legge, posto dall’avvocato di un gestore di esercizio commerciale che ha visto così “sparire” il proprio reato. Ed anche ieri, 15 gennaio, Guariniello non ha potuto rinviare a giudizio gli implicati in due casi di commercializzazione di pesce adulterato a Torino.
“Restiamo senza il baluardo che ci permetteva di combattere adulterazioni e contaminazioni“. Da parte sua Guariniello ha già presentato una segnalazione al ministro Fazio, indicando che la mancata possibilità di eseguire sequestri preventivi, e di controllare l’entrata nel nostro paese di alimenti provenienti dall’estero, comporta gravi rischi per la salute degli italiani. Nonché ripercussioni su qualità e immagine del Made in Italy. Si attende ora la presentazione, da parte di Francesco Ferrante, dell’emendamento all’interno del decreto Milleproroghe 2011. Emendamento “per ristabilire la legge sulla tutela degli alimenti e salvaguardare la salute a tavola degli italiani”, secondo le parole del segretario di Legambiente e Senatore del Partito Democratico. Ma comunque resteranno impuniti i reati già commessi e che abbiano processi in corso durante questo periodo, che non è più coperto dalla validità della legge. Ciò accade per il principio del favor rei che prevede, in caso di alternative nell’applicazione delle leggi, la scelta di quella più favorevole all’imputato. In questo caso sarebbe l’assoluzione dal reato di sofisticazione alimentare per mancanza di una legge che lo contempli.
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