giovedì 27 marzo 2008

LETTERA APERTA

Lettera aperta

Perchè votare il partito democratico. Rispondo a tre amici che mi hanno rivolto alcune critiche nella scelta di alcuni candidati, da Calearo , alla Bonino e pure la Binetti.
Ho seguito le fasi costituenti di questo partito e il processo di costruzione , fin dall’inizio progressista; osservavo la compagine stessa degli aderenti alla costituzione: era
chiaramente intenzionata a rompere gli schemi. Questo portava da parte mia un certo coraggio mettendoci nome faccia e consapevolezza che lì non c’era spazio per il conservatorismo.
I conservatori del pensiero unico, di categoria, di appartenenza, quelli che parlano in nome del popolo (quale poi? La plebe, la borghesia, ceto medio boh).
Che parla in nome dei lavoratori (quali? I sindacalizzati, gli statali, i precari, i lavoratori in nero, tutti indistintamente da difendere? Mah!).
Che parlano in nome dei cattolici (una razza protetta, ma andiamo su!!).
I conservatori di destra e di sinistra parlano alle categorie, i progressisti parlano alle persone.
Non voglio essere etichettata perciò non parlate per me.
Io sono cattolica e voglio essere libera di dire che la 194 non va abolita senza essere definita abortista.
Sono una lavoratrice con esperienza sindacale in passato e voglio essere libera di dire che l’impresa italiana è soffocata dalla burocrazia e dalla pressione fiscale senza sentirmi una
convertita al capitalismo.
Se vado a sventolare la bandiera della pace in piazza contro la guerra in Irak sono pacifista antiamericana perciò di sinistra.
In Cina, tanto per essere attuali, viene violato il più elementare diritto dell’uomo che è quello di espressione e non scende in piazza nessuno, la sinistra tace non sventola nessuna bandiera,
anzi si è appropriata di quella bandiera multicolore simbolo di pace, che è di tutti come se la difesa della pace fosse una sua prerogativa.
D’accordo, la scelta di alcuni candidati non è sempre condivisibile, si sarebbe potuto fare di
meglio, questa legge elettorale scellerata e antidemocratica di certo non aiuta, ma fatti salvi i principi generali espressi nel Manifesto dei Valori del PD , il resto è mutevole, progredisce
e migliora.
IO ho scelto, questo va bene per me e credo sia utile al paese, se cari amici non condividete
pazienza sarà per un’altra volta.
Vorrei concludere con le parole di Michele Salvati, uno degli ideatori del partito democratico, economista e politologo, tratte da un’intervista di alcuni mesi fa; fare dell’Italia un paese
RISPETTATO e DECENTE. Non sono parolone da campagna elettorale ma le faccio mie.

Elena Castegnaro

PS: Vorrei ricordare all’amico sindacalista scandalizzato, trovando la candidatura di Calearo inconcepibile , che gli operai del vicentino hanno sempre votato a destra, Lega e Forza Italia.
Se mi vuoi spiegare !

3 commenti:

Anonimo ha detto...

scusate; ho scritto il post e mi
sono dimenticata di firmarlo
sono Castegnaro Elena costituente
del partito democratico
non sono stata in grado di modificarlo
Fabrizio se ci riesci,grazie.

Fabrizio ha detto...

Detto fatto. Complimenti per il post.
Io vorrei aggiungere una osservazione che ho fatto sulle liste presentate per la Camera dei Deputati nel Veneto.
Provate a confrontare in che posizione si trova la prima donna candidata nelle liste del PD e in che posizione si trova la prima donna nelle liste del PDL.
Beh ve lo dico io:
nel PD ci sono due donne nei primi quattro posti, nel PDL la prima donna è al 9 posto.
Coraggio donne, alzate la testa!

Fabrizio ha detto...

... che la Donna sia di centro-sinistra?